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Missione archeologica italo-tunisina a Cartagine: incontri istituzionali, durante il periodo di scavo con la presenza contemporanea delle équipe italiane e tunisine in situ. Il direttore, archeologo prof. Giovanni Di Stefano e il dr. Salvo Micciché, in rappresentanza dell'équipe italiana, hanno incontrato l'Ambasciatore italiano a Tunisi, S.E. dr. Fabrizio Saggio e il Conservatore in capo del Museo di Cartagine, dr. Moez Anchour.

 

Ragusa, 21 gennaio 2023 — Nell'ambito della Missione Archeologica italo-tunisina a Cartagine l'équipe ha attivato vari incontri istituzionali, come quelli con i rappresentanti dell'INP (Institut National du Patrimoine) di Tunisi, il Muséee de Carthage e l'Ambasciata italiana a Tunisi.

La Missione, costituita da un’equipe mista di professionalità tunisine (tra cui le archeologhe Afef Rihai, Ines Noussa, Maha Bannour e la geologa Aïda Zaddem) e italiane (gli archeologi Lorenzo Zurla, Dominique Di Caro, Stefania Fornaro, Maurizio Paoletti e il filologo e fotografo Salvo Micciché) è co-diretta dal prof. Hamden ben Romdhane, ricercatore capo dell’Istituto Nazionale del Patrimonio di Tunisi e dal prof. Giovanni Di Stefano (Università della Calabria), in collaborazione con l'Università La Manouba (Tunisi) e l'Università di Biserta.

Sono avvenuti, quindi, importanti incontri ufficiali con le autorità del Paese. Nella sede diplomatica dell’Ambasciata italiana in Tunisia S.E. l’Ambasciatore Fabrizio Saggio ha ricevuto il direttore italiano della missione, Giovanni Di Stefano e Salvo Micciché, in rappresentanza dell'équipe italiana.

Nel corso dell’incontro, l'11 gennaio, l’ambasciatore italiano Saggio ha preso atto dei lavori in corso e ha manifestato l’interesse ad essere presente nell’area dell’anfiteatro dove si svolgono le ricerche italiane. Si è parlato molto della cooperazione italo-tunisina, che continua a dare ottimi frutti nel campo della ricerca e nelle attività connesse. L'Ambasciatore Saggio ha sottolineato il ruolo dell'Italia in collaborazione con le autorità tunisine per la valorizzazione, conservazione e tutela del Patrimonio archeologico e architettonico, collaborazione che sta dando da tempo ottimi risultati.

L'equipe ha avuto anche una riunione operativa con il Conservatore del Parco di Cartagine, dr. Moez Anchour, e con funzionari ministeriali e archeologi tunisini, tra cui i professori Mounir Fantar e Moheddine Chaouali.

I lavori della Missione congiunta italiana e tunisina sono continuati con lo scavo, anche attraverso l’impiego di attrezzature georadar, con fotogrammetrie e campionature geologiche e con un lavoro di documentazione e réportage.

La missione continuerà nei prossimi mesi con altre analisi fotogrammetriche e con l'analisi dei dati e dei reperti.

Giuseppe Nativo

 

 

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