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Ragusa, 28 maggio 2016 – A Ragusa una marcia per la Pace e per le Relazioni  in un tripudio di colori che hanno il volto dell’Arcobaleno. Quella Pace cercata, sognata, auspicata da molti è stata gridata a gran voce e a farlo sono stati proprio i più piccoli  in un corteo che come un fiume in piena ha attraversato la città. 

Per il secondo anno consecutivo grazie alla Fondazione San Giovanni Battista e all’istituto Comprensivo “Vann’Antò” che organizza l’evento,  più di 5000 persone tra immigrati dei centri di accoglienza e studenti della scuola ragusana hanno marciato per più di un’ora per le vie del Centro Storico manifestando la loro solidarietà e il loro senso di appartenenza ad un unico cuore, senza differenza di razza o  religione . Sul palco di piazza San Giovanni, dove ha avuto inizio il percorso, il preside della scuola Vann’Antò, Rosario Pitrolo,  ha ringraziato tutti i partecipanti manifestando soddisfazione per  il fatto che  la marcia ha ottenuto l’alto patrocinio del Parlamento europeo ed ha raccolto la stima e l’attenzione della presidenza della Camera.  E il presidente della Fondazione San Giovanni Battista, Tonino Solarino ha così commentato l’evento : “ La Marcia- ha detto-  entra a pieno titolo nel calendario del Festival delle Relazioni che ha per filo conduttore l’essere stranieri a se stessi. Tra la fatica e il piacere di conoscersi deve essere presente l’anelito verso la pace e l’accoglienza”.

Si sono alternati sul palco il vescovo, monsignor  Carmelo Cuttitta, che ha evidenziato come Ragusa è diventata una città che vuole costruire ponti di pace e non muri di odio; la dirigente  dell’Ufficio Scolastico Provinciale, dottoressa Gianna Criscione, il sindaco Federico Piccitto. Tutti hanno lodato l’iniziativa e la scuola ragusana attenta alle iniziative volte all’integrazione e alla formazione dei cittadini di domani in uno spirito di accoglienza nei confronti dello straniero. Il Sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) era rappresentato dalla dottoressa Maria Luisa Grisafi, tutor territoriale per la Sicilia e dai centri di accoglienza presenti nel territorio  gestiti dalla Fondazione San Giovanni Battista e dalla cooperativa Filotea. Molto apprezzati i banchetti dimostrativi delle attività svolte in tali progetti. 

 Tutti hanno cantato, ballato, suonato e mostrato slogan di Pace e incuranti del grande caldo che ha caratterizzato questo sabato di maggio , hanno percorso le vie della città: tra la via Roma, piazza Libertà, viale Tenete Lena, via Leonardo da Vinci, Ponte Vecchio, via Mariannina Coffa per poi tornare in piazza San Giovanni. Durante la marcia alcuni “flash mob” hanno animato la passeggiata con musiche, danze e rappresentazioni sceniche. Tra le altre, la posa lungo l’inferriata del ponte Vecchio delle piccole sagome dei “pacifici” disegnati dagli stessi alunni.  Un gesto di Pace che come un rito propiziatorio si ripete ogni anno in questo tratto della città, il Ponte Vecchio, dichiarato dall’Unesco sito di Pace poiché la sua costruzione fu un  primo segno di unione tra i due quartieri della città separati anticamente dalla grande vallata.

All’orchestra “Fermi” diretta dal maestro Peppe Arezzo è stato affidato il compito di chiudere la manifestazione.  Tantissime le associazioni che hanno voluto aderire insieme agli studenti alla Marcia per la Pace. Una iniziativa che da sicuramente lustro alla città ed apre un sentiero di relazioni umane con le nuove comunità straniere in essa presente.

 

Giovannella Galliano

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

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