Cultura
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Comiso 11 febbraio 2015 – Una retrospettiva dedicata al pittore comisano Luigi Campo. 

Si svolgerà a Comiso nei locali del Liceo Artistico “Salvatore Fiume”, ormai sezione del IISS “G. Carducci”, una mostra di pittura dedicata all’artista comisano scomparso nel 2008. La mostra sarà aperta dal 14 al 28 febbraio  nella sede di viale della Resistenza. Si tratta di un’attività importante sia per il valore intrinseco dell’artista sia perché conferma quel tanto  auspicato rapporto tra scuola e territorio verso cui si tenta, non senza difficoltà, di andare. 

L’inaugurazione della retrospettiva si svolgerà nell’aula magna del liceo Artistico “Fiume” il prossimo 14 febbraio alle 10.00. Dopo i saluti del Dirigente scolastico del Carducci, dott.ssa Caterina Giudice,  prenderanno la parola il prof.Angelo Buscema e il prof. Angelo Iemulo, responsabili del progetto e curatori della mostra, e il prof. Aldo Cottonaro, che ha più volte scritto di Campo, presentandolo come maestro dell’astrattismo. Ai lavori parteciperanno anche gli studenti, ai quali, per primi, è rivolta questa attività formativa.  

La mostra è stata possibile grazie alla fattiva collaborazione e alla tenacia del fratello del pittore scomparso, Giovanni Campo, che in questi anni ha cercato di valorizzare quanto lasciate dall’artista e ha promosso varie iniziative per ricordarlo. 

La mostra , segno di collaborazione fra privati ed un ente pubblico come l’Istituto di scuola superiore “G. Carducci”, sta ad indicare come sia possibile la proiezione di una scuola sul territorio, essendo essa stessa proiezione e immagine della società nella quale opera e assolve principalmente la funzione per cui esiste, ovvero quella di educare e di porsi come cerniera tra passato e futuro, trasmettendo, rielaborando e producendo cultura. La speranza sottesa è che l’arte possa continuare a rinnovare i popoli e a rivelarne la vita,  ispirandosi ai valori spirituali che l’hanno da sempre nutrita e resa nobile.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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