Cultura
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Venerdì 20 maggio, alle ore 17.30 e sabato 21 maggio 2016 alle ore 9.30 nell’auditorium del Centro Studi “Feliciano Rossitto” (Via E. Majorana, 5 – Ragusa) si terrà il Convegno sul tema “Cultura è Sviluppo del Sud”

 

Ragusa, 16 maggio 2016 – Il comitato “Verso Ragusa capitale Italiana della cultura” si è pubblicamente costituito ricevendo numerose adesioni tra singoli e rappresentanti di associazioni. 

Naturalmente il comitato è aperto a chiunque voglia impegnarsi per costruire il percorso verso un comune obiettivo: mettere al centro del discorso pubblico la cultura come via per organizzare lo sviluppo delle comunità locali.

In relazione a tali istanze è stato promosso il convegno di venerdì 20 e sabato 21 maggio, presso l’auditorium del Centro studi “F. Rossitto”. Sarà un momento importante per il comitato perché vi saranno ospiti illustri quali il sindaco che ha portato Matera ad essere designata capitale Europea della cultura 2019, Salvatore Adduce, insieme al sindaco di Mantova (Mattia Palazzi) e all’assessore alla cultura del comune di Pistoia (Elena Becheri), città rispettivamente insignite del titolo di Capitale italiana della cultura 2016 e 2017. 

Questi ospiti presenteranno il percorso e l’organizzazione che si sono dati per raggiungere l’ambito traguardo. Mentre gli interventi di Pippo Campione (Università di Messina), Laura Azzolina (Università di Palermo) e Renato D’Amico (Università di Catania) permetteranno di capire la centralità della cultura nella società post-moderna e come essa sia determinante per lo sviluppo sociale ed economico del territorio e delle città. 

Per Ragusa è programmato l’intervento del giornalista Saro Distefano, nella qualità di capo delegazione Fai iblea. E’ prevista anche la presenza di Bruno Marziano (Assessore regione Sicilia, “Istruzione, Università, Formazione”), mentre Giorgio Massari (docente Università telematica Pegaso) curerà l’introduzione dei lavori.

 

Giuseppe Nativo

 

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry