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Ragusa, 4 agosto 2014 – Domani, 5 agosto, al Castello di Donnafugata, alle 21,30, sarà presentato il libro di Aldo Migliorisi “Ragusarock70 – Come fu che le band iblee misero fuori le unghie” (Ed. Sicilia Punto L).

Per l'occasione sei band di quel decennio torneranno sul palco per una esibizione live.   

Nel libro di Migliorisi la microstoria di Ragusa incontra la narrazione di una generazione: quella delle bands musicali degli anni Settanta. In quel decennio in città i gruppi musicali in attività sono oltre quaranta; oltre un migliaio di ragazzi è coinvolto, direttamente o indirettamente, in questo fenomeno. 

Minigonne, capelli lunghi e rock diventano segnali di riconoscimento e ribellione. La stagione degli show musicali al cinema Marino, l’esodo dei gruppi musicali verso la Norvegia, l’affermarsi del caffè Mediterraneo come luogo d’incontro e socializzazione, le prime occupazioni studentesche, la nascita delle radio libere, i concerti jazz del Brass Group e tanti altri fatti ripescati nella memoria dei protagonisti e nelle cronache dei giornali locali di quel periodo. É la Ragusa degli anni Settanta, i suoi luoghi, i suoi eventi visti attraverso una lente particolare: la musica e i giovani che l’hanno suonata, ascoltata, eletta a proprio simbolo generazionale. Una testimonianza su Ragusa ricca di foto, schede di complessi, fatti e curiosità non solo musicali. 

Franco “Lys” Dimauro sarà il maestro di cerimonie per questo evento che si prospetta come unico. Si esibiranno in concerto i Gregoriani, storica band degli anni Sessanta, che riproporranno parte del loro repertorio di quegli anni spaziando da Celentano a Elvis Presley, i Performance con cover dei Credence Clearwater Revival e dei Beatles, gli Hoo Pa Pah Doo con brani dei Ten Years After e dei Deep Purple. Sul palco, oltre ai Watt ’69, con un repertorio concentrato sulla musica italiana degli  anni Settanta e al trio Bengasi Tumino & Tumino con loro composizioni originali, anche gli Incappucciati con un set a sorpresa. In chiusura una delle migliori band di questi anni, la Caruana Mundi, che  presenterà alcuni brani del nuovo cd, a conferma del filo rosso che unisce i gruppi degli anni Settanta alle band delle nuove generazioni.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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