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A Scicli, sul sagrato della Chiesa della Consolazione, verrà presentato il 19 Agosto il volume “Scicli Città Felice”

 

Scicli, 11 agosto 2014  – A Scicli il 19 agosto alle 20.30, sul sagrato della Chiesa della Consolazione, è di scena Scicli Città Felice, il volume del fotografo Armando Rotoletti. 

Moderatore sarà Pietrangelo Buttafuoco, il cui pamphlet “Buttanissima Sicilia” sta facendo molto discutere. 

Con lui ad illustrare l'origine ed i contenuti di questa affascinante pubblicazione ci saranno il giornalista Carlo Ottaviano e due degli autori dei testi del volume, lo storico Paolo Nifosì e Sandro Franchini, cancelliere emerito dell’Istituto Veneto delle Lettere ed Arti di Venezia. 

 

Il libro è già stato presentato in anteprima a fine maggio alla città e agli operatori turistici che hanno dato il loro appoggio all'iniziativa.

 

Armando Rotoletti, siciliano di nascita, si forma professionalmente in Inghilterra per poi stabilirsi a Milano dove viene chiamato da Grazia Neri a collaborare nella sua mitica agenzia. Negli anni si afferma come uno tra i migliori ritrattisti italiani. Attualmente, in parallelo alla ritrattistica, ha iniziato un progetto di documentazione di paesaggi e territori.

 

L'iniziativa di Rotoletti, nata dal desiderio di documentare una realtà archiettonica e paeseggistica di estremo interesse, ha trovato pieno appoggio e collaborazione in un gruppo di sciclitani e di persone che hanno scelto Scicli come seconda patria, coordinato da Marisa Fumagalli, giornalista del Corriere della Sera. Indovinato il particolare formato del volume, che, pur rimanendo un prestigioso libro fotografico, lo rende un utile strumento per vivere Scicli ed i suoi dintorni, grazie anche ad alcune pagine finali di consigli ed indirizzi utili. 

 

La introduzione è di Luca Zingaretti che da più di dieci anni vive lunghi periodi in questa terra per le riprese della famosissima fiction, scoprendo, e quindi facendo scoprire, i suoi angoli più suggestivi ad un vastissimo pubblico. Zingaretti descrive il primo impatto con la città e le forti emozioni che la sua femminile dolcezza gli ha trasmesso.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry