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Scicli, 10 ottobre 2016 – Un nuovo evento a Scicli: Martedì 11 Ottobre alle 19.30 presso la Don Chisciotte di Scicli (v. Aleardi, 4) il critico Massimo Onofri dialogherà con Giuseppe Pitrolo sul libro “Passaggio in Sicilia” (Giunti, 2016).

Nato a  Viterbo nel 1961, Onofri insegna  letteratura italiana contemporanea all'Università di Sassari. Ha pubblicato articoli, prefazioni e saggi e dedicati - tra gli altri - a  Pirandello,  Borgese,  Brancati, Soldati,  Lalla Romano,  Bertolucci,  Sciascia,  Bufalino,  Giudici,  Consolo,  Celati. Già redattore di Nuovi Argomenti", esperto di letteratura siciliana, collabora con  L'indice dei libri del mese e  coi quotidiani  AvvenireLa Stampa.

Ha esordito nel 1994 con “Storia di Sciascia”

 

Passaggio in Sicilia” è una vera e propria guida-romanzo da affiancare alla guida turistica, per entrare più profondamente nell’interiorità di una grande terra dalle stratificazioni culturali molteplici e complesse. Un viaggio verso quella terra-continente, bellissima e feroce, mitica e dolorosamente contemporanea, che i più grandi siciliani dell’ultimo scorcio del secolo scorso hanno patito come irredimibile. Ma i siciliani possono ancora salvarsi? Onofri vuole verificare, una volta di più, le ragioni d’una sconfitta che è metafisica, prima che storica e antropologica, affidandosi magari a una nuova speranza. Un viaggio fuori dei percorsi obbligati dall’esotismo di massa, alla ricerca di sé, del sé.

Ecco, allora, Palermo sontuosamente inesistente, con la sua corda pazza, il suo vitalissimo senso di morte; Catania felicissima e mondana, col suo erotismo di natura e quotidiano; Enna, elegantissima, alta e sola; Comiso viva e cordiale; Siracusa dolcissima e utopica; Marsala in versi e prosa; Caltanissetta operosa e civile; Agrigento con e senza Pirandello; Messina che, alla fine di tutto, non c’è. E poi: i silenzi di Sciascia, gli ignoti marinai di Consolo, le euforie di Bufalino, le passioni di Guttuso e Buttitta, i sogni dipinti di Giuseppe Modica, e molto altro ancora. Un’opera magmatica, ricchissima tanto di informazioni quanto di stimoli, di suggestioni, di illuminazioni; una originale nuova frontiera della narrazione.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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