Siracusa e dintorni
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Siracusa, 12 giugno 2015 - Seduta consiliare interamente dedicata alla mozione d’aula riguardante la lite pendente davanti al Consiglio di Giustizia amministrativa tra il Comune e l’Open Land.
L’aula ha preliminarmente respinto le pregiudiziali sulla trattabilità del punto all’ordine del giorno per “incompetenza del Consiglio”.

La ha chieste il consigliere Salvatore Castagnino; le ha motivate il segretario generale Costa “In quanto il Consiglio è organo di indirizzo e controllo, e la fattispecie vi rientra”.
Sull’argomento erano intervenuti anche il consigliere Cetty Vinci che ha parlato di “Mozione che aumenterà i costi della causa e di provvedimento destinato ad aprire un altro contenzioso”; e Gaetano Firenze che ha definito “Fuorviante l’iniziativa, non essendoci alcun motivo per mettere il consesso a conoscenza di questi fatti”.

E’ toccato al capogruppo del Pd, Francesco Pappalardo, uno dei tredici primi firmatari della mozione, illustrarla in aula, prima del dibattito. La mozione ripercorre l’iter giudiziario della vicenda, fino alla nota riservata del legale dell’Ente in data 13 aprile 2015, indirizzata al Sindaco, nella quale si comunica come nella vicenda “emergono una serie di profili che non è agevole valorizzare in seno al processo amministrativo, in quanto il Giudice amministrativo non è “attrezzato” per rilevare appieno alcune incongruenze come, ad esempio, il deposito in giudizio di documenti pretesamente di data certa, ovvero i comportamenti apparentemente equilibrati ed irrispettosi del principio del contraddittorio tenuto dal C.T.U.”.
“Il Consiglio - recita tra l’altro la mozione - non può rimanere inerte considerato che è stato interessato della problematica con la nota protocollo 830 del 3 giugno 2015, indirizzata al Presidente; ed atteso che esso ha il compito di rappresentare la comunità siracusana, di esprimerne la volontà, di promuoverne lo sviluppo e di curarne gli interessi”. 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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