Spettacolo
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Ragusa, 1 giugno 2015 – Una proposta turistica-culturale insolita per noi meridionali ma a farla è un giovane di Marina di Ragusa la cui caparbietà è riuscita a farlo apprezzare in Veneto in cui sta organizzando uno spettacolo di circo contemporaneo in strada.

È già scattato il conto alla rovescia per il Padova Street Show, primo festival di Circo Contemporaneo . La manifestazione, che quest’anno è alla sua prima edizione, prenderà il via il 4 giugno prossimo, invadendo le strade e le piazze cittadine. 

Il Padova Street Show è stato ideato e diretto dal giovane artista Antonio Carnemolla, per l’Associazione Street Film. L’intento è quello di trasformare, per quattro giorni, le vie e le piazze del centro storico padovano in un teatro a cielo aperto, offrendo così uno scambio culturale tra artisti, operatori e visitatori. Incontri con ospiti, workshop, proiezioni di film sul circo faranno da cornice alla kermesse. 

Antonio Carnemolla risiede a Padova da dieci anni e qui è riuscito a farsi apprezzare come artista di strada. Il sindaco leghista ha creduto in lui, giovane meridionale. A volte succede! Un giovane artista siciliano è riuscito a "sfondare" al nord, fino a convincere un sindaco leghista (tacciato dai media nazionali come "il sindaco dei divieti") ad ospitare il proprio festival dedicato all'arte di strada. 

“Da un piccolo paese del sud della Sicilia- dice Carnemolla- in una città lontana dalla mia realtà, dai miei modi di vivere e di vedere..I padovani amano l’arte di strada. La programmazione è ricca di spettacoli, le piazze diventeranno cos’ teatro a cielo aperto sotto gli occhi di un pubblico stupito ma ancora attento. Il Padova Street Show potrebbe essere l’inizio di un grande progetto ma soprattutto l’inizio di un fantastico viaggio”

 

Per chi si trovasse da quelle parti o sta programmando una vacanza dal 4 al 7 giugno, Antonio Carmelolla invita a fare una capatina al suo primo spettacolo da direttore artistico e il programma è già molto allettante.

 In particolare: 

Partner dell’iniziativa sarà anche la trasmissione televisiva Italia’s got Talent, grazie a cui il festival si trasformerà anche in un concorso: i migliori talenti, infatti, saranno selezionati da Antonio Carnemolla e segnalati, per la prossima edizione, alla direzione del programma. 

 

Ospiti d’onore saranno i Nani Rossi, duo nato nel 2003 dall’incontro di due giovani artisti: Matteo Mazzei ed Elena Fresch. Il loro talento è già stato ampiamente riconosciuto a livello nazionale ed internazionale, delle loro apparizioni teatrali e televisive si perde ormai il conto. Dal festival mondiale del Cirque du Demain (Francia) arriva invece la Poktis Company, con Marianna e Florent: due catastrofi naturali che si incontrano e si scontrano, in una passione fatta di amore, vita comune, giocoleria e bambini. Imperdibile lo spettacolo con di Marianna con il suo Hula Hoop. Particolarissima sarà anche l’installazione Blink Circus: una mostra d’arte viaggiante unica al mondo, allestita in un in un piccolo chapiteaux di 45 mq: all’interno trovano spazio un grande carillon con una ballerina al centro, ruote meccaniche, un libro gigante, due bauli verticali e la galleria d’arte più piccola al mondo. Dal Messico arriva Raul Sommariba Hernandez, che porterà in piazza fuoco e percussioni, in uno spettacolo unico e che porta indietro nel tempo. Da Buenos Aires, poi, arriva Alejio Liambo: un clown irresistibile che fra note musicali, equilibrio ed eccentricità, saprà far ridere a crepapelle anche il pubblico più restio.

 

Per la sezione “Phenomenal”, dedicata agli artisti locali, ci sarà il mimo Dario Zisa. Il suo spettacolo, il “Conte Von Tok”, è un melange di clowneria e pantomima. Con la sua eleganza, le sue valige e la sua vecchia radio darà vita ad uno show esilarante, innovativo e coinvolgente. La rassegna si chiuderà domenica 7 giugno, nel cortile interno di Palazzo Moroni, con il Gran Galà Finale. Lo stesso giorno, alle 20.30, sarà possibile incontrare gli artisti nel corso di un aperitivo a Palazzo Moroni, gentilmente offerto da Birra Antoniana.

 

Giovannella Galliano

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

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