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Ragusa, 31 marzo 2020 – Non bastano quasi le parole per evidenziare i numerosi gesti di solidarietà e le iniziative che si stanno svolgendo in Italia e nel mondo in generale, e in Sicilia e a Ragusa in particolare in questo difficile periodo di emergenza per l'epidemia. Una bella iniziativa è quella della Lega Fantacalcio di Ragusa, la quale ha donato alla Caritas l’intera quota di partecipazione. Un vero goal, come si direbbe in termini calcistici, al coronavirus, un modo utile per aiutare, nell’immediato, le persone più bisognose.

È questo il messaggio della "Lega Fantacalcio" di Ragusa: «Speriamo che questo nostro gesto possa essere seguito anche da altri fantallenatori, così quest’anno non ci sarà solo un vincitore, ma lo saremo tutti. Siamo un paese unico per la solidarietà e stimato per questo in tutto il mondo. Continuiamo così perché insieme si vince».

Uno dei promotori di questa iniziativa, il trentenne ragusano Paolo Presti, ex giocatore del Modica Calcio (calcio a 11), del Mazzarelli (calcio a 5) e amante del Fantacalcio, che, secondo il giovane Presti, «è quel pizzico di pepe in più che ti fa godere meglio le partite della domenica». Continua: «Stiamo vivendo un momento storico davvero difficile, sia a livello sanitario che sociale. Abbiamo deciso all’unanimità di devolvere alla Caritas l’intera quota annuale, che generalmente versiamo ad inizio campionato per i premi di fine anno. Un modo per aiutare tutte quelle persone in difficoltà e non farle sentire né sole né abbandonate. Insieme possiamo superare questo enorme ostacolo».

 

Come è nata questa iniziativa?

Il tutto è nato da una proposta di un membro del gruppo. «Una proposta che è stata condivisa da tutti – dice Paolo Presti che continua – voglio sottolineare questa unanimità, perché noi siamo un gruppo di amici, e come tali, condividiamo e ci confrontiamo su tutto. Così abbiamo fatto il bonifico alla Caritas della diocesi di Ragusa, per una somma complessiva di 1300 euro, destinati appunto ai più bisognosi. Un atto di amore e di solidarietà. Si. Perché uno degli aspetti che più caratterizza l’Italia è proprio questo, la solidarietà, oltre ad essere il Paese più bello del mondo. Molti si stupiscono dell’aiuto da parte delle altre Nazioni tra cui Cina, Russia, Cuba, Albania. Ma anche l’Italia ha aiutato questi Paesi in passato. Ad esempio l’Italia è stata la prima nazione a donare mascherine e macchinari in Cina nel mese di gennaio, quando è scoppiato il virus. Oppure l’aiuto dell’Italia a Fukushima per lo tsunami. Bisogna capire che non sempre bisogna dare per ricevere immediatamente, ma si dona principalmente per aiutare il prossimo. Alla citta di Ragusa e ai ragusani voglio dire di tenere duro e di continuare a restare a casa. Non vince il più furbo. Occorre rispettare sé stessi e gli altri. Cerchiamo di restare uniti spiritualmente per riabbracciarci domani fisicamente e soprattutto… quando tutto questo finirà, non ritorniamo come quelli di prima, bensì migliorati. 

 

Lucia Nativo 

 

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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