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Secondo Robert Ndiwa

 

Scicli, 28 settembre 2014 – Pubblico delle grandi occasioni a Scicli per la 25esima edizione del Memorial Peppe Greco, una tra le podistiche internazionali più importanti in Italia. Nel corso dei 25 anni la gara organizzata dall’associazione Peppe Greco ha visto transitare per le vie del centro storico della cittadina barocca i più grandi atleti del mondo: Stefano Baldini, Haile Gebrselassie, Paul Tergat, Kenneisa Bekele … solo per citarne alcuni.

La gara di ieri sera, in notturna, ha confermato le aspettative. L’organizzazione impeccabile e la sfida tra i keniani hanno convinto tutti. Il patron Gianni Voi si è detto deciso ad andare avanti e pensa già all’edizione 26.

Una lunga giornata di “Greco” quella di ieri, iniziata nell’auditorium del “Cataudella” con la presentazione agli studenti di alcuni atleti e con la consegna poi del Premio Candido Cannavò, che quest’anno è stato assegnato a Gianstefano Passalcqua, Presidente della Passalaqua Basket di Ragusa, vice campione nazionale.

Ma veniamo all’attesa competizione. Lo start alle 21:33 con un il classico colpo di pistola sparato dal sindaco Franco Susino e dalla maratoneta, campionessa europea a Barcellona 2010, Anna Incerti. Prima della partenza gli atleti hanno indossato la maglietta con la scritta “vorrei donarti il mio respiro”; anche quest’anno dunque il Peppe Greco è a fianco della ricerca contro la Fibrosi Cistica.

Il primo giro corso in 3’00″ fa già intuire che sarebbe stato difficile battere il record detenuto dal campione del mondo Haile Gebrselassie di 28’22″. Alla fine della gara il cronometro segnerà infatti 29’41″.

Podio tutto keniano dunque con Silas Kirwa Ngetic che incide il suo nome nell’albo d’oro del Memorial. 

Al secondo posto Robert Ndiwa che ha vinto anche il Trofeo offerto dallo sponsor Ma-Fra avendo corso il giro più veloce ( 2’53″). Terzo posto  per Kiprop Limo.

Tra gli italiani non ha deluso le aspettative Gianmarco Buttazzo, che è stato il primo degli italiani a tagliare il traguardo. Dietro di lui Marouan Razine, atleta italiano di origine marocchina, specializzato nel mezzofondo, che quest’anno ha ottenuto la sua prima convocazione nella nazionale italiana per la rassegna europea di Zurigo. Terzo posto per Yuri Floriani.

A Vincenzo Agnello, primo dei siciliani è andato il Premio Santo Vanasia.

 

Giovanni Giannone

 

(foto cortesia Novetv.com)

 

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