Spettacolo
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Continuano le numerose iniziative promosse in questo periodo per aiutare il prossimo: musica giovane per aiutare l'Ospedale Maggiore di Modica in tempo di emergenza

 

Ragusa, 20 aprile 2020 – La Musica, come spesso accade, è quella dimensione capace di portarci indietro nel tempo, facendo rivivere ricordi del passato; capace, anche, di portarci nel futuro facendo sognare. La Musica accompagna le nostre giornate, diventando una valvola di sfogo. Con il progetto #ilmondoinunastanza, l’autore e compositore Peppe Mavilla, pozzallese d’origine e di Capo Passero d’adozione, ha prodotto, insieme all’artista Biagio Puma, il brano “La mia vita adesso”, in questi giorni presente in varie piattaforme digitali pronto per essere acquistato. Cosa molto importante è che una parte dei proventi della vendita sarà donata al reparto di malattie infettive dell’Ospedale Maggiore di Modica, individuato come "ospedale Covid-19" per la provincia di Ragusa. 

«Per me la musica è tutto, è la mia vita – dice Mavilla –. In queste settimane, la Musica è diventata il mio rifugio, la mia àncora di salvezza. Rimanere a casa è difficile e dopo tante settimane trascorse dentro le quattro mura casalinghe si rischia d’impazzire. Così mi sono fiondato sulla Musica, che già è parte di me, lasciandomi trascinare dalla follia del momento. Questo per me è un periodo florido, in cui sto scrivendo tanto».

Il progetto #ilmondoinunastanza ha portato al brano “La mia vita adesso”, ideato proprio da Peppe Mavilla, scritto e arrangiato con il testo dell’autrice Giovanna Alecci, interpretato da nove voci: la bravissima Jessica Lupo, i talentuosi Melo Gurrieri, Marta Celeste, e i giovanissimi pozzallesi Marianna Galifi (10 anni), Soraya Belluardo (13 anni); i giovanissimi di Portopalo di Capo Passero, Seby Burgaretta (15 anni), Agnese Giuliano (12 anni), ed anche Sebastiano Beninato (16 anni), Matteo Collura (15 anni) di Pachino. Tutto con il prezioso contributo creativo del maestro siracusano Bruno Monello, che ha scritto e suonato le chitarre, del maestro Valerio Zappulla, che ha messo a disposizione lo studio di registrazione e suonato il piano, del regista romano Evandro Mariucciche, che ha curato il montaggio e la regia, i produttori Peppe Mavilla e Biagio Puma, l’illustratrice siracusana Lisa Barberache, che ha ideato la copertina.

A proposito della copertina, la stessa ideatrice dichiara: «È un’immagine simbolo del comportamento combattivo e coraggioso, in cui è raffigurata una donna con una lanterna. Rappresenta la luce, la speranza, mentre le girandole colorate intorno rappresentano le persone, ma anche tutto ciò che di bello, di colorato e di gioioso esiste al mondo e fa stare bene. La donna raffigurata è colei che lotta, tiene stretta la lanterna per ricordare che non bisogna mai arrendersi. Tra i capelli della donna, si intravedono note musicali, per evidenziare che la Musica è importante nella vita della persona». 

 

Abbiamo rivolto qualche domanda per i lettori di Ondaiblea...

 

Come è nato il progetto e soprattutto come è stato portato avanti fino alla fine, data l’impossibilità di essere e provare insieme?

È stato un lavoro pazzesco – ci dice Mavilla – il tutto è iniziato due settimane fa circa, un lavoro che mi ha impegnato dodici ore al giorno. Ho iniziato a suonare, a lavorarci e a proporlo man mano alle persone più vicine a me, con cui ho più contatto, come ad esempio i miei allievi, che tra l’altro compaiono nel videoclip. Ci siamo videochiamati, tenevo delle lezioni tramite video-conferenza in cui spiegavo le mie idee su come impostare il brano. Ognuno di loro ha registrato la sua parte, le tracce sono state poi inviate in studio, e da lì… la magia.  

 

Avete considerato la possibilità di lavorare di nuovo sul progetto musicale, tutti insieme, presso lo studio di registrazione, ovviamente più in là?

Sicuramente no –, confessa Mavilla – Questo brano è lo specchio del periodo che stiamo vivendo. Quando questo periodo finirà, ho in mente altri progetti.

 

Frattanto, godiamoci – con molta serenità e soprattutto molta positività – La mia vita adesso. Buon ascolto a tutti. 

Lucia Nativo

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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