Religione
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Ragusa, 6 ottobre 2014 – Si è svolta ieri a Ragusa, nella Cappella Universitaria e nella Chiesa della Badìa, una folta riunione della Delegazione Regionale del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale (MEIC) della Sicilia, cui hanno partecipato i gruppi MEIC di Ragusa, Modica, Acireale, Messina e Lentini, oltre ai giovani promotori del nascente gruppo MEIC di Vittoria.

Coordinato dalla Presidente regionale, Prof.ssa Marinella Sciuto, l'incontro ha registrato anche la partecipazione del Vice Presidente nazionale, Prof. Luigi D'Andrea, nonché dei delegati della FUCI siciliana, Fabrizio Iacono e Federica Canzonieri, e della presidenza regionale dell’Azione Cattolica, Sebastiano Di Stefano.

La mattina ha visto, dopo un momento di preghiera guidato dall'Assistente Regionale MEIC, don Paolo La Terra, e la notizia della prossima attivazione del sito regionale curato dal Presidente diocesano del MEIC di Ragusa, Dr. Gian Piero Saladino, un intenso lavoro di brain storming per la progettazione del prossimo Convegno regionale MEIC - FUCI, previsto per la Primavera 2015, che intende sviscerare le problematiche dell’Ambiente e del Territorio nel quadro di un discernimento critico multidisciplinare volto a definire con urgenza una strategia operativa di custodia del Creato per il prossimo futuro.

Si è altresì discusso, nel pomeriggio, della partecipazione alla XII Assemblea Nazionale di Fiuggi prevista per il 17-19 ottobre, che entrerà nel merito dell’impegno del MEIC nella comunità civile ed ecclesiale, con riferimento al rinnovamento della comunità umana, della Chiesa e del dialogo ecumenico e interreligioso, nonché a quello dell’associazione stessa, sia a livello centrale che periferico. Particolare attenzione è stata riservata alle valutazioni del Documento preparatorio, che hanno evidenziato la necessità, come cristiani culturalmente impegnati, di restituire centralità al  Mezzogiorno come questione nazionale e alla Democrazia – diretta, rappresentativa, partecipativa, mai plebiscitaria - come condizione essenziale di libertà e dignità umana.

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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