Cultura
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Recital al Centro Studi Feliciano Rossitto

Ragusa, 25 Novembre 2017 – Il Centro Studi “Feliciano Rossitto”, in sinergica collaborazione con CGIL, CISL, UIL, AIGA (Associazione italiana giovani avvocati) – sezione di Ragusa, Associazione culturale “Genius” di Ragusa, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, invita al recital promosso ed organizzato dalla compagnia Teatro Utopia, dal titolo “Donna, speranza del mondo”, che sarà messo in scena domenica 26 novembre 2017 alle ore 18.00, presso l’Auditorium Feliciano Rossitto (Via Ettore Majorana 5), per la regia di Giorgio Sparacino, con Federica e Monica Bisceglia, Ornella Cappello, Natalina Lotta. Voci fuori campo: Pippo Antoci e Giorgio Sparacino. L’articolazione scenica sarà sottolineata dalle note del M° Fabrizio Arestia (pianoforte). Luci e fonica: Davide Criscione.

Ingresso libero. 

Il teatro è un mezzo potente, la sua funzione civile importante, come atto di denuncia e, al contempo, mezzo d’informazione. Il teatro invita a riflettere su argomenti difficili attraverso l’emozione, pone delle domande, invita a dubitare. La compagnia Teatro Utopia da tempo propone tematiche che sono anche specchio della società in cui viviamo, una drammaturgia che rappresenta la contemporaneità. La violenza alle donne è un argomento a cui il Teatro Utopia ormai da anni dedica grandissima attenzione attraverso progetti di recitazione. Anche quest’anno, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, la compagnia Utopia, sotto la magistrale guida del regista e attore Giorgio Sparacino, propone un recital per parlare di donne usate, gettate, maltrattate. Vittime silenziose. Con la rappresentazione “Donna, speranza del mondo” il teatro si fa cronaca, dando voce alle vittime di una realtà sommersa e crudele. Un contributo contro la violenza per il riscatto della Donna. Il palcoscenico sarà animato proprio da quelle “voci”, mentre il pubblico ascolterà “voci” di Donne sulla storia e “voci” di Donne dal silenzio della storia.

Protagonista è il coraggio di una donna che si racconta in scena. Poi un’altra. E un’altra ancora. Tutte, con dignità, e a tratti rabbia, raccontano al mondo quello che è accaduto loro. Una coralità di personaggi, conflitti, confronti, testimonianze. Diversi punti di vista che compongono una drammaturgia organica intorno al tema. Violenza domestica, violenza sessuale. Le pieghe e le ombre della differenza di genere, della violenza maschile sulle donne. Un plot narrativo che procede per accumulo, riportando diversi punti di vista di donne. Un argomento troppo spesso oggetto di silenzio.

Quello del regista Giorgio Sparacino è un pugno in piena pancia, uno squarcio che va oltre le pareti domestiche, le facili esemplificazioni televisive e la saturazione mediatica priva di senso.

Oltre i corpi degli attori, un ambiente scenografico in chiaroscuro e la possibilità di sviluppare un rapporto con lo spettatore attraverso versi poetici accarezzati dalle note di un pianoforte. Una discesa a precipizio nel cuore della storia per scoprire ancora una volta il teatro come strumento formativo.

“La scelta di un tema così delicato e difficile da trattare – spiega il regista Giorgio Sparacino - è stata precedentemente concordata con le rappresentanze sindacali, l’Aiga-sezione di Ragusa e l’Associazione culturale “Genius”, nella convinzione che la lotta alla violenza nelle relazioni familiari e affettive debba svilupparsi su più fronti e con risposte integrate tra gli enti che operano nella comunità locale”. 

Giuseppe Nativo

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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