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  • Argomento: Archeologia

Ragusa, 3 gennaio 2023 — È tutto pronto per il ritorno a Cartagine della Missione archeologica italo-tunisina diretta, per la parte italiana, dal prof. Giovanni Di Stefano (Università della Calabria, Università di Tor Vergata) in collaborazione con una équipe tunisina diretta dal prof. Hamden ben Romdhane.

La compagine italiana e tunisina scaverà sul sito dell’Africa romana (attorno all’Anfiteatro) dal 9 al 20 gennaio 2023.

Dell’équipe italiana fanno parte il prof. Maurizio Paoletti, il prof. Elia Fiorenza, gli archeologi Stefania Fornaro, Lorenzo Zurla e Dominique Di Caro, il filologo e fotografo Salvo Micciché (Società Ragusana di Storia Patria).

Il team focalizzerà l’attenzione sulla zona in cui, negli anni passati, ha scoperto le vestigia di un edificio termale romano. Nel sito verranno effettuati rilievi tecnici, fotografici e fotogrammetrici anche tramite l’uso di strumentazione specializzata (georadar e altro). I dati verranno poi analizzati in sinergia dalle due équipe e le risultanze saranno presentate agli studiosi e agli appassionati di archeologia con una conferenza stampa e una mostra, dopo la fine della missione.

La missione è resa possibile dalla collaborazione di Ottica Spoto, Sento Apparecchi acustici e Ondaiblea Rivista del Sudest, che generosamente contribuiscono all’organizzazione.

Già negli anni passati la missione italo-tunisina ha operato in alcuni siti della storica città di Cartagine.

«Dal 9 gennaio 2023 – dichiara il prof. Giovanni Di Stefano – per la Missione Italiana a Cartagine dell’Università della Calabria si apre un importante momento di ricerca scientifica con la ripresa degli scavi e delle ricerche nel sito di Cartagine dopo la sosta a causa della pandemia. Con i colleghi tunisini dell’Istituto Nazionale del Patrimonio e con il collega Hamden ben Romdhane faremo, oltre agli scavi archeologici mirati attorno all’anfiteatro, ricerche georadar in collaborazione con l’Université La Manouba di Tunisi ed anche indagini geologiche.

Molto importante la partecipazione di archeologi ragusani e dell’Università della Calabria, che lavoreranno sul terreno con giovani archeologi tunisini dell’Istituto del Patrimonio di Tunisi.

La nostra Missione è l’unica équipe italiana che scava nell’antica Cartagine romana.»

Giuseppe Nativo

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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