Cultura
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Una realtà consolidata che guarda al futuro e realizza il progetto di una nuova sede. Giovedì la cerimonia della posa della prima pietra

 

Ragusa, 4 marzo 2015 – Quest’anno il Centro studi “Feliciano Rossitto” compie il 34° compleanno. 

Nato nel lontano 1981 per cercare di soddisfare le esigenze culturali del capoluogo ibleo, il Centro diviene ben presto punto di contatto di variegate e molteplici collaborazioni ad alto livello socio-culturale nonché elemento catalizzatore e di riferimento di sinergie che si instaurano nell’ambito di non poche iniziative promosse ed organizzate con altre associazioni o istituzioni culturali, con i comuni e la provincia, la Regione Siciliana, il Ministero dei Beni culturali, le istituzioni universitarie, l’Associazione Teatro Utopia e il Centro Servizi Culturali. Riconosciuta tanto in ambito regionale (06/11/1989) quanto in quello nazionale (9/12/1997), la struttura, oggi ubicata nei locali di Via Ducezio, scandisce la vita culturale del capoluogo (e non solo). 

La saletta convegni fornisce la possibilità di organizzare eventi culturali anche di tipo espositivo mentre l’annessa biblioteca risulta dotata, oltre che di una cospicua Emeroteca (che è disponibile agli insegnanti, studenti e a tutti i cittadini per ricerche e consultazioni), di numerosissimi volumi (la catalogazione delle opere supera di gran lunga le 15.000 unità) raccolti nelle sezioni di Storia contemporanea (con una sottosezione dedicata alla Sicilia ed alla provincia di Ragusa), Letteratura, Pedagogia e Didattica, Scienza, Economia, Etnologia.

Nel luglio del 1999, la biblioteca è inserita nel circuito del Servizio Bibliotecario Nazionale e Regionale con possibilità di usufruire del “prestito inter-bibliotecario”. 

Nel corso di quasi sette lustri di attività numerosissime sono le pubblicazioni edite dal Centro che diviene così strumento di formazione e di ricerca per la promozione culturale e sociale del territorio ibleo. Infatti il Centro, in veste editoriale, ha anche partecipato alla recente manifestazione “Lib(e)ri a Ragusa” con la presentazione di alcune sue pubblicazioni. 

Oggi il Centro Studi è una realtà fortemente rinsaldata nel territorio ibleo. Mostre, convegni, incontri, dibattiti e presentazioni di numerosi libri hanno fatto conoscere al grande pubblico l’instancabile cammino letterario di molti scrittori nonché le opere d’arte di non pochi artisti creando numerose collaborazioni culturali con enti e associazioni non solamente locali. In questi ultimi anni la struttura si è anche arricchita di memoria storica e letteraria attraverso alcune cospicue donazioni. 

Quest’ultime riguardano anche il comparto della storia locale, relativamente ad una serie di libri che fanno parte della collezione del compianto prof. Giuseppe Raniolo, attento ed accanito studioso dell’antica Contea, nonché il settore letterario rappresentato dalla raccolta di corrispondenza (epistolario 1967-2006) intrattenuta dal poeta Giovanni Occhipinti con i grandi della letteratura italiana. 

Dal 2007 i lavori di catalogazione e sistemazione del voluminoso materiale documentario, anche su base telematica, si sono ulteriormente sviluppati grazie alla presenza di alcune unità che hanno svolto, come volontari, il servizio civile supportando nelle mansioni pratiche gli operatori del Centro Studi.

Riguardo all’attività programmatica per i prossimi anni risulta fondamentale l’impegno per la realizzazione di una nuova sede al fine di fornire uno spazio più adeguato alle ormai molteplici esigenze del Centro stesso. 

Era il 2008 e nel corso dell’assemblea dei soci il presidente, Giorgio Chessari, esordiva dicendo: “Abbiamo appena presentato al Comune di Ragusa l’istanza per l’assegnazione di un’area per la costruzione della nuove sede, un salto di qualità dovuto ma anche un regalo alla città che potrà ospitare in modo permanente un centro dove l’arte e la cultura possano trovare spazio”. 

Oggi quel progetto sta divenendo realtà. 

 

In che cosa consiste l’elaborazione tecnica della nuova sede che sorgerà in Via Ettore Majorana angolo Via Giorgio La Pira? 

“Si tratta della progettazione – spiega Giorgio Chessari – del nuovo Centro polifunzionale per la cultura, la scienza, l’arte, il teatro, il lavoro, la solidarietà e la pace intitolato a Feliciano Rossitto. Si procederà ad una costruzione ‘modulare’ che avrà come caratteristica principale quella della poli-funzionalità, allo scopo di far fronte alle numerosissime richieste in campo socio-culturale che quotidianamente pervengono al Centro. Sulla base di queste incalzanti esigenze è stata predisposta l’elaborazione progettuale che tiene conto della realizzazione di una struttura da dislocare su un’area molto estesa”.

 

Come sarà suddivisa l’area? 

“I lavori saranno effettuati a stralci. Il primo lotto previsto sarà di circa 3.000 mq, con un’area la cui estensione ‘netta’ sarà di circa 700 mq di cui 300 mq saranno destinati ad una sala pluriuso e con locali che ospiteranno la biblioteca in cui potranno essere collocati circa 30.000 volumi. E’ stata anche pensata un’area dedicata ai parcheggi e, soprattutto, al verde con la messa a dimora di un migliaio di lecci”. 

La nuova struttura offrirà, pertanto, la possibilità di prevedere anche l’insediamento di apposite sezioni o gruppi di studio nell’ambito della filosofia, economia e storia che si affiancheranno a quelli già presenti (comparto organizzativo, musicale e giuridico). “Il Centro, in buona sostanza, deve considerarsi – puntualizza Pippo Antoci, che si occupa del settore organizzativo – uno strumento anche in termini sociali per avvicinare i giovani alle politiche culturali”. 

 

Giuseppe Nativo

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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