Cultura
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Ragusa, 19 settembre 2015 – Aprirà sabato prossimo, alle ore 18, presso Palazzo Zacco di Via S. Vito, sede della  Civica Raccolta “Carmelo Cappello”, la mostra di Alessandro Finocchiaro  “Il puro soggetto visto”, organizzata dalla Associazione Aurea Phoenix e dalla Galleria Lo Magno. L’esposizione raccoglie una selezione di opere recenti dell'artista inserite nel  catalogo Aurea Phoenix Edizioni che è stato curato da Andrea Guastella.

La rassegna espositiva, patrocinata dal Comune – Assessorato alla cultura e beni culturali, resterà aperta fino al 17 ottobre prossimo con orari di apertura, escluso sabato e festivi,  dalle ore 9 alle ore 13 e nelle ore pomeridiane, limitatamente alle giornate di martedì e giovedì, dalle 15 alle 17.  

 

Alessandro Finocchiaro è nato a Catania nel 1967. Sue opere figurano nelle collezioni della Fondazione Carisbo a Bologna e del C. A. M. di Casoria (Napoli). È tra gli artisti sostenitori della Fondazione degli Archi di Comiso, con cinque opere in collezione. Recentemente un suo quadro è stato acquistato dal Comune di Acireale in occasione dell’operazione Civitatis Artifices. Vive attualmente tra Roma e Collevecchio (Rieti).

Inizia a esporre nella seconda metà degli anni novanta. La prima personale è curata dall’amico Vincenzo Tomasello; seguono collettive a cura di Anna Maria Ruta. Nel 2000, segnalato da Ambra Stazzone, partecipa a Onda d’Urto/50x35, i migliori artisti siciliani, un progetto di Antonio Presti. Salvatore Schembari della Galleria degli Archi di Comiso lo invita a realizzare un dipinto per il manifesto del VII Costaiblea Film Festival. Espone a Palermo, Galleria 61, presentato da Anna Maria Ruta, e a Comiso, Galleria degli Archi, con testo in catalogo di Nunzio Zago. 

Nel 2003 si trasferisce in provincia di Vicenza come insegnante presso le scuole dell’Infanzia e Primarie, attività che continua a svolgere oggi in Lazio. L’incontro con la creatività dei bambini si è rivelato molto stimolante per il suo lavoro. 

Importanti tappe sono poi la mostra parigina alla Galerie Arphil del 2005, presentata da Guido Giuffrè, e quella modicana alla Galleria Lo Magno, con testo in catalogo di Stefania Portinari. Tra le collettive Quale Paesaggio?, a cura di Guido Giuffrè e Paolo Nifosì, Galleria Lo Magno, Modica; I segnali dell’Aurora, Galleria d’Arte Moderna Le Ciminiere, Catania, a cura di Angelo Scandurra. 

Un video documentario, Il muro e le rose – la pittura di Alessandro Finocchiaro, di Sebastiano Pennisi e Zoltan Fazekas (It., 24 min., 2009) è stato presentato in Sicilia in varie occasioni. Ha collaborato con Cane capovolto in Il libro unico. Nel 2011 viene invitato a partecipare alla 51.a Biennale d’Arte di Venezia, Padiglione Italia in Veneto per il centocinquantesimo dell’Unità nazionale a cura di Vittorio Sgarbi. Nello stesso anno espone presso il Palazzo Valle di Catania in occasione della mostra Il bosco d’Amore, a cura di Rocco Giudice, un omaggio a Renato Guttuso nei cento anni dalla nascita. 

Del 2014-15 è la mostra itinerante Artisti nella luce di Sicilia, da Pirandello a Iudice, curata da Vittorio Sgarbi. Ha esposto recentemente alla Galleria Flaviostocco di Castelfranco Veneto a fianco di Giulio Catelli, con presentazione di Lorenzo Canova, al Quam di Scicli nella collettiva Realismo Informale, a cura di Antonio Sarnari e con Calusca alla Galleria Lombardi di Roma e a L’Officina di Vicenza, testi in catalogo di Ruggero Savinio e Marco Di Capua.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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