Cultura
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Comiso, 30 gennaio 2016 – Innovazioni educativo-didattiche all’istituto “G.Carducci” di Comiso per favorire l’apprendimento degli alunni e migliorare i risultati scolastici. Da questo anno scolastico nelle quattro sezioni dell’istituto, artistica, classica scientifica, tecnico-economica e turistica, è in atto una importante sperimentazione che riguarda l’articolazione dell’orario scolastico. L’ora di lezione è stata ridotta a 55 minuti; i minuti residui sono utilizzati per attività di recupero, potenziamento e approfondimento.

 In questo modo tutte le classi ogni settimana svolgono un modulo orario di 55 minuti in più per potenziare, in orario curriculare, una disciplina fondamentale del loro corso di studi; per esempio in tutte le classi seconde si fa un’ora in più di italiano per preparare i ragazzi allo svolgimento delle prove INVALSI nel prossimo mese di maggio. I professori hanno a disposizione un monte ore da potere sfruttare in attività ulteriori di potenziamento e recupero. 

Fra le attività di potenziamento per gli alunni delle ultime classi del Classico, ha rivestito particolare importanza il corso propedeutico alla preparazione per i test universitari per le facoltà scientifiche, come Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria, Medicina Veterinaria,  tenuto dal prof. Salvatore Garofalo. Si è puntato sull’attività di laboratorio, che è sicuramente gratificante ed utile per attivare i processi di apprendimento, anche  perché la nostra scuola è dotata, nella sede centrale, di un buon laboratorio di chimica, con spazi sufficienti per poter accogliere una classe in sicurezza e poter utilizzare la strumentazione esistente ed eseguire un discreto numero di esperienze pratiche. Attraverso l’attività di potenziamento gli alunni del Liceo Classico sono stati avviati ad organizzare il lavoro in funzione di prove strutturate che a torto o a ragione vanno sempre più diffondendosi ai fini valutativi anche in ambito lavorativo attraverso attività miranti all’acquisizione di specifiche abilità e competenze, necessarie per poter affrontare la selezione dei test.

Il progetto è in coerenza con il POF e il PTOF della scuola e cioè con l’obiettivo di integrare ed arricchire l'offerta formativa scolastica finalizzata anche ad una continuità universitaria a conclusione del corso di studi liceale.

L'educazione scientifica rappresenta uno degli ambiti  di intervento, sulla base dell'opinione, ormai da tempo condivisa con la scuola, che è necessario potenziare e in cui creare per gli studenti possibilità di approfondimento.

«La sperimentazione avviata quest’anno, nonostante qualche isolata resistenza, sta già facendo vedere i primi risultati -ha detto il dirigente scolastico, dott.ssa Caterina Giudice- .Gli alunni sono monitorati con un report bimestrale che permette di adattare gli interventi ai risultati raggiunti. Inoltre in questo modo stiamo risolvendo il problema delle risorse sempre più scarse che arrivano dal Ministero: finalmente abbiamo la possibilità di fare corsi  di recupero, di approfondimento e attività integrative sfruttando il monte ore a disposizione di ogni docente e attingendo il meno possibile al fondo d’istituto sempre più esiguo», dice il dirigente, prof. Caterina Giudice.

 

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Paul Valéry