Cultura
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Dal 16 al 30 aprile 2016

 

di Rosetta Savelli

 

Galleria Farini Concept presenta la mostra “Belvedere memoria lontana” dell’artista siciliano naturalizzato veneto, Vincenzo Politino.

Opere, le sue, che lasciano intravedere l’evocazione di luoghi lontani ma, soprattutto, luoghi dell’anima. La ricchezza dell’arte di Politino, infatti, risiede nel ricordo come fonte ispiratrice in grado di dar forma e sostanza ad una pittura di matrice onirica ma non surreale. Egli si muove, infatti, in territori che sconfinano dalla raffigurazione riconoscibile e sopravvivono in nuove dimensioni, informali, che si affidano alla valenza del colore e della materia.

La mostra personale, occasione attraverso cui scoprire, in particolare, l’ultima produzione dell’artista, si aprirà con il vernissage del 16 aprile alle ore 18 e si concluderà il 30 aprile. Sarà aperta al pubblico, nelle splendide sale cinquecentesche della Galleria, che ha sede in Palazzo Fantuzzi, dal martedì alla domenica, dalle 15 alle 19, con ingresso libero.

 

Vincenzo Politino è originario di Avola (Siracusa) ed ha vissuto in Sicilia fino agli anni settanta per poi trasferirsi nel Veneto. La sua anima artistica è quindi impregnata dei colori, degli odori, delle immagini e delle suggestioni di queste due terre, nelle quali ha vissuto.

I suoi studi artistici, iniziati presso l'Istituto d'Arte di Siracusa e continuati successivamente presso l'Accademia di Belle Arti di Firenze, fino ad approdare alla Scuola internazionale di Grafica di Venezia hanno contribuito a formare e ad arricchire la sua creatività ed espressività artistica. L'amore per la propria terra di origine, la Sicilia, abbinato all'amore per la sua terra d'adozione, il Veneto, diviene la sua prima preziosa fonte di ispirazione. Attraverso le immagini e i ricordi e la rielaborazione di entrambi, l'artista Politino ripercorre e al tempo stesso propone la conoscenza dei luoghi importanti che hanno contribuito alla formazione, sia cromatica che esistenziale, della sua anima d'artista. Dopo avere realizzato diverse mostre sia in Sicilia che nel Triveneto e dopo avere rievocato e raccontato visioni pittoriche di Avola e degli ulivi, luoghi a lui particolarmente cari, unendo a queste narrazioni pittoriche anche altre legate alla terra del Veneto, Vincenzo Politino nelle sue ultime opere è giunto ad una sintesi completa dei suoi luoghi e dei suoi colori.

Le ultime sue opere artistiche che verranno presentate il 16 aprile 2016 a Palazzo Fantuzzi, all'interno della prestigiosa sede di Galleria Farini Concept, in via San Vitale n. 23/a e che rimarranno esposte al pubblico fino al 30 aprile, intendono rivelare la maturità, sia di natura artistica che di natura umana, di Vincenzo Politino.

I suoi luoghi e i suoi colori si fondono e quasi si confondono reciprocamente alla ricerca di un equilibrio cromatico e concettuale che l'artista riesce a raggiungere e ad esprimere con sublime efficacia. I colori da lui proposti, che coincidono con i colori della sua e delle sue terre, esprimono fortemente vita e gioiosità, abbinati ad un nuovo risultato all'interno del suo percorso artistico che è quello dell'armonia e dell'equilibrio. Nelle sue ultime opere, i colori sono sempre incisivi ed emozionanti, mentre i confini delle forme sono sempre sfumati, quasi a volere narrare la fuggevolezza della vita, perchè anche ciò che ci è più caro, come il ricordo stesso, rimane a noi fuggevole.

L'artista Vincenzo Politino esprime questa sua evoluzione con seducente naturalezza, tenendo lontana la malinconia e continuando ad inneggiare alla vita e alla luminosità, in uno stato di equilibrio e di matura consapevolezza. Come in un vortice, le sue opere trascinano chi si sofferma ad ammirarle, all'interno del mondo onirico e ideale dell'artista così da ritrovarsi infine avvolti da intensi abbracci cromatici che inebriano e generano conforto e ammirazione.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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