Cultura
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Ragusa, 6 maggio 2016 – Un tripudio di colori a Palazzo Cosentini, ad Ibla, per la mostra d’arte di pittura e scultura che resterà fruibile fino al 6 giugno. L’organizzazione fa capo al neo costituito  Gruppo di Artisti Iblei capitanati dal presidente Saro Cartiglia. 

L’idea iniziale era quella di esporre quadri che fossero  solo “falsi d’autore” e la mostra, infatti,  ne presenta tanti,  da Caravaggio a Tiziano, da Monet a Modigliani, da Raffaello a Van Gogh piuttosto che Botticelli, Gauguin Wraith. In seguito la mostra ha dato spazio anche ad altro estro artistico , inserendo nell’esposizione anche opere personali dei vari artisti presenti: Giusy Cartiglia, Simone Favero, Giuseppe Leggio, Virginia Gurrieri, Claudio Schembari, Carmelo Battaglia, Saro Cartiglia, Antonio Labruna, Giovanni Turlà, Gianmarco Licitra, Giuseppe Criscione, Paola Criscione, Jessica Laterra, Claudio Corallo, Clemente Calamai ed Elisa Cilia Spadaro.  Alcuni artiste sono state inserite nel neo  gruppo e quindi in mostra,  grazie al loro modo di dipingere. 

Elisa Cilia Spadaro che da anni, su insegnamento del grande artista iberico Pedro Cano , ama gli acquerelli ma soprattutto ama dipingere fuori, sugli scalini di Ibla, nella campagna iblea, sul sagrato di una chiesa. Elisa, insieme ad una sua amica, infatti, è stata notata da Claudio Schembari mentre dipingeva all’aperto poggiata sui gradini vicino piazza della Repubblica. Contattata dagli organizzatori è stata subito arruolata tra gli artisti iblei  in mostra a Palazzo Cosentini  per le sue opere in acquerello. 

Tutte le opere in mostra hanno tanto da dire sui loro autori. Raccontano di ognuno di loro pur non avendoli mai conosciuti. Ed è così, per esempio, che quelle di Elisa Cilia mostrano la sensibilità e la  delicatezza dell’acquerello i cui colori riflettono sempre la freschezza della natura e non sono mai aggressivi ma confortanti. Di grande effetto anche la matita su cartoncino del giovane Gianmarco Licitra, opere che per la grande perfezione delle figure  e l’uniformità del tratteggio si confondono con la fotografia ma le cui trame, viste da  vicino,  mostrano una grande maestria di questa tecnica in bianco e nero. Sono molto  accattivanti e appaiono  più che un semplice disegno a matita. Di effetto sia i falsi d’autore che le opere personali di Claudio Schembari la cui mano denota lunghi anni di passione e capacità artistiche non indifferenti. Vari generi dal monocolore alla campagna modicana  dai muri a secco al falso Botticelli o alla Madonna di Raffaello. 

Ci vuole tanta abilità anche per un falso d’autore  e di questa si fregiano  altri artisti in mostra, tra cui Saro Cartiglia i cui paesaggi  affrontano la realtà con i colori dell’animo.  Oltre ad opere legate al genere  figurativo, presente nella maggior parte delle opere ospitate al Cosentini, anche l’astrattismo  di giovani artisti ha fatto il suo ingresso in mostra ed ha ricevuto altrettanti apprezzamenti da parte dei numerosi visitatori che in questi giorni popolano ibla anche da turisti.  

Le sale dei bassi di  Palazzo Cosentini ospitano anche le opere di scultura di Paola Criscione, figlia d’arte del grande Giuseppe autore di interi Presepi di grande valore. Qui anche le sculture  in legno e pietra asfaltica della giovane Jessica Laterra piene di armonia ed estro.  Una mostra che per la sua varietà di generi e di tecniche e per l’estro dei suoi artisti, merita di essere visitata.

 All’ingresso anche alcune stampe di opere di Saro Cartiglia il cui ricavato andrà per opere benefiche. 

 

Giovannella Galliano

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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