Cultura
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A cura di Bartolo Piccione

Galleria Koinè - Via Francesco Mormina Penna, 40 Scicli, dal 3 luglio al 26 Luglio 2016

Inaugurazione, domenica 3 luglio, ore 19

 

Scicli, 2 luglio 2016 – La Galleria Koinè inaugura la bella stagione estiva stagione estiva  con una mostra personale di Ludovica Marchewka.  

La mostra propone due distinti gruppi di opere: 

• ritratti di cani e gatti vestiti, acrilico su legno. La nascita del genere pittorico dei ‘’cani vestiti’’ risale all’Ottocento, quando i lord inglesi inventarono queste divertenti celebrazioni dei loro beniamini sovrapponendone i volti, o meglio musi, alle riproduzioni delle fattezze degli avi che affollavano le pareti di castelli e palazzi, la cui identità era ormai dimenticata, ma che per tecnica e abilità artistica rimanevano pur sempre opere di grande valore. In pratica, riciclando delle opere preesistenti, crearono uno stile completamente nuovo. 

• Rappresentazioni astratte, polvere di marmo su tele di varie dimensioni. Questo genere si concentra sull’uso di materiali di origine naturale come marmi e sabbie, che vanno a sostituire i classici colori nei “tubetti”, in una grande tavolozza ispirata alla Madre Terra, e creata grazie a ciò che la terra stessa dona. 

 

Attraverso i due generi pittorici, si evince la maturazione artistica e personale dell’artista. Un’ incessante inquietudine guida l’artista nei suoi modi infiniti di interrogare lo spazio come continuo ritorno nel grembo della materia, solidificata e fissata nelle essenze inafferrabili del colore. 

Ludovica Marchewka, nata a Cracovia, frequenta gli studi artistici in Polonia fino al diploma e, dopo il trasferimento in Italia, la prestigiosa Accademia di Brera, specializzandosi in ritrattistica. Terminato il periodo di formazione, dà lezioni private di tecnica del Trompe l’Oeil e contemporaneamente inizia a svolgere la sua attività artistica, partecipando con lusinghiero successo e ottimi riconoscimenti a numerose mostre patrocinate da importanti associazioni quali l’Associazione di Bagutta, l’Associazione Naviglio Grande, l’Associazione Duomo e la Fondazione Maimeri, a Milano.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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