Cultura
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Scicli, 19 dicembre 2016 – Sarà inaugurata mercoledì 21 dicembre nei locali del Museo del Costume, in Via F. Mormina Penna 65 a Scicli, la mostra dal titolo “Al segno della salamandra. Libri e stampatori dal XVI secolo al XIX secolo, dal fondo antico dell’Istituto Scolastico G. Dantoni”. L’inaugurazione sarà preceduta dalla presentazione che si terrà a Palazzo Spadaro, alle ore 18,00 con gli interventi della prof.ssa Gabriella La Marca (dirigente dell’Istituto Scolastico “G. Dantoni”), del prof. Enzo Giannone (sindaco del Comune di Scicli), dell’arch. Calogero Rizzuto (soprintendente BBCC di Ragusa), e della dott.ssa Giovanna Giallongo, curatrice della mostra (Museo del Costume di Scicli).   

Lo studio della mostra si incentra su uno dei capitoli più importanti della storia dell’uomo, l’invenzione della stampa a caratteri mobili che, alla fine del 1400, segnò una profonda trasformazione nella trasmissione dei testi. La vera rivoluzione rispetto al manoscritto fu, infatti, la produzione del libro in numerose copie del tutto uguali l’una all’altra, nella grafia, nell’abbandono delle abbreviazioni, nell’inserimento del frontespizio con il nome dell’autore, il titolo dell’opera, l’anno di stampa, il nome del tipografo. Ben presto cominciò a campeggiare al centro del frontespizio una marca tipografica segno identificativo dello stampatore.

Sul libro e sui numerosi stampatori-editori, dal Cinquecento all’Ottocento, si è orientata l’attività di ricerca alla base dell’iniziativa. In mostra saranno presentati alcuni preziosi volumi di proprietà della scuola “Dantoni” di Scicli, organizzatrice dell’evento assieme al Museo del Costume, con l’obiettivo, anche, di avvicinare, giovani e meno giovani, al mondo del libro e promuovere la crescita di una maggiore consapevolezza e sensibilizzazione verso le problematiche inerenti la tutela, la salvaguardia e la valorizzazione del ricco patrimonio librario antico tuttora esistente nel nostro territorio. 

La mostra sarà visitabile tutti i giorni, presso il Museo del Costume, fino al 22 gennaio 2017.

Per informazioni è possibile telefonare al n° 3343658158.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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