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  • Autore: Giacomo Caspar Guida
  • Editore: Forum
  • Titolo: L’assedio di Aquileia del 238 d.C.

Gli studi storici e filologici si arricchiscono di una recente pubblicazione a cura di Giacomo Caspar Guida, un volume dal titolo emblematico: L’assedio di Aquileia del 238 d.C., pubblicato da Forum nel 2022.

Giacomo C. Guida (laureato a Firenze in Filologia, Letteratura e Storia dell’Antichità ed ora Wissenschaftlicher Mitarbeiter presso il Graduiertenkolleg “Dokument Text Edition” dell’Università di Wuppertal) contribuisce ad ampliare la storiografia di Erodiano, uno storico che merita molta attenzione – e su cui importanti autori hanno scritto – e altresì merita di essere riportato sotto i riflettori della critica moderna, che non si accontenta di indagare la storia dell’Impero Romano, e in particolare del III secolo d.C., leggendo soltanto gli storici cosiddetti maggiori. Erodiano, con la sua principale opera, L’Impero dopo Marco Aurelio è – come scrive Guida – uno speculum principis, un manuale pratico, una galleria di personaggi (gli imperatori) che il lettore è invitato a giudicare come aderenti o meno al suo ambito modello (Marco Aurelio, imperatore saggio, al contrario di altri, poco abili o incapaci di amministrare le sorti di Roma).

Giacomo Guida analizza, con acume filologico notevole, l’ottavo libro dell’opera di Erodiano, ponendo l’attenzione sull’assedio di Aquileia (238 d.C.). L’Autore fa rilevare come  l’ottavo libro erodianeo, che è il finale della Storia dell’Impero romano dopo Marco Aurelio, è l’unico testo letterario coevo che ci narra dell’assedio di Aquileia e ci fa capire quanto Aquileia sia stata importante, strategicamente ed economicamente, nel III secolo d.C., e riteniamo decisiva la focalizzazione sull’importante evento dato dalla decisione dei cittadini di Aquileia di rimanere fedeli al Senato Romano, opponendosi all’imperatore Massimino il Trace che l’assediava e alla fine vincere, liberando la città.

Un testo che non può mancare nella biblioteca di ogni studioso che si occupa di storiografia e consigliato al lettore che vuole approfondire un aspetto forse non molto conosciuto, ma certo emblematico e assai interessante.

Salvo Micciché

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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