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“Bestiario ibleo”: miti, credenze popolari e verità scientifiche sugli animali nel Sud-Est della Sicilia. Le Fate editore presenta il nuovo volume sabato prossimo 13 giugno alle 17 al giro di vite di ragusa. l’evento è inserito all’interno del festival “A tutto volume”

 

Ragusa, 11 giugno 2015 -  Cresce l’attesa per l’evento in programma sabato prossimo 13 giugno alle ore 17 al Giro di Vite Wine Bar (Corso Vittorio Veneto 100) a Ragusa. Le Fate Editore, marchio di Phoenix Media, presenterà infatti il “Bestiario ibleo. Miti, credenze popolari e verità scientifiche sugli animali nel sud-est della Sicilia”. 

È un volume inedito che è nato dall’incontro tra un antropologo, Alessandro D’Amato e un biologo, Giovanni Amato, accomunati dalla passione e dall’interesse per il mondo animale. Il volume è pubblicato da Le Fate Editore e costituisce il primo libro della collana editoriale “Le Fate” che esordisce così nel variegato mondo letterario dopo aver avviato l’esperienza oramai triennale dell’omonima rivista di arte, cultura e identità siciliana. 

Dopo una preliminare individuazione delle specie animali attorno alle quali focalizzare l’attenzione, il progetto prevede l’elaborazione di 14 capitoli, ciascuno dei quali suddiviso in due parti. Nella prima di esse, è lo sguardo antropologico a predominare e di ogni singola specie animale presa in considerazione sono indagati gli elementi storiografici, mitologici e legati all’esistenza di credenze popolari presenti e diffuse nell’area iblea. 

Nella seconda parte, invece, l’occhio del biologo tende a compiere un’opera di decostruzione delle credenze descritte predentemente, configurando dei percorsi evolutivi che, in un’ottica facilmente accessibile anche ai lettori meno esperti, producano delle consapevolezze spesso distorte dalle idee comunemente diffuse. Ad essere oggetto di questa rivalutazione in chiave scientifica non solo specie attualmente presenti sugli Iblei, ma anche specie come l’elefante nano o il lupo, estinte da tempo ma ancora vive nel ricordo dei miti che colorano tutt’ora la cultura popolare. Quello che può sembrare un deliberato processo di distruzione di antichi elementi culturali altro non è che la volontà di trasformare errate convinzioni in oggettiva cultura scientifica. Il volume, con le illustrazioni di Manuela Menta, prevede anche una prefazione del cantautore e studioso di tradizioni popolari, Carlo Muratori che sarà tra l’altro il presentatore e relatore d’eccezione per questa particolare occasione. L’evento di presentazione è infatti inserito all’interno del programma “Extra Volume” del festival letterario “A Tutto Volume” in programma nel fine settimana a Ragusa.

 

GIOVANNI AMATO: laureato in Scienze Biologiche, collabora con enti pubblici e privati nella realizzazione di progetti inerenti la gestione del territorio.  Guida naturalistica e micologo, conduce da alcuni anni ricerche sugli aspetti naturalistici dell’area montana degli Iblei ragusani. Attualmente Direttore della sezione naturalistica del Museo civico di Monterosso Almo (Ragusa).

ALESSANDRO D’AMATO: dottore di ricerca in Scienze Antropologiche e Analisi dei Mutamenti Culturali, vanta collaborazioni con le Università di Roma e Catania. Esperto di storia degli studi demoetnoantropologici italiani, ha al suo attivo numerose pubblicazioni sia monografiche che di saggistica, accademica e non. È fondatore e presidente dell’Associazione Culturale Nivèra.

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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