Libri

  • Autore: Salvo Micciché, Stefania Fornaro
  • Editore: Carocci Editore
  • Titolo: Scicli. Storia, cultura e religione (secc. v-xvi)

Scicli Carocci presentazione a Ragusa

Ragusa, 13 marzo 2019 – Dopo la "prima" di Scicli (nel medievale Convento della Croce, a cura del Polo Regionale di Ragusa per i siti culturali, con 12 relatori) e la bellissima presentazione alla Galleria Bellomo di Siracusa (a cura del Polo Regionale di Siracusa per i siti culturali, diretto da Lorenzo Guzzardi) con la lectio magistralis di Paolo Nifosì sull'Adorazione dei Magi, il volume "Scicli. Storia, cultura e religione (secc. v-xvi)", di Salvo Micciché e Stefania Fornaro, edito da Carocci Editore, sarà presentato a Ragusa a cura del Centro Studi Feliciano Rossitto e di Archeoclub d'Italia sezione di Ragusa, in collaborazione con Centro Servizi Culturali "Emanuele Schembari" e Ondaiblea.

La conferenza sarà moderata da Giuseppe Nativo (pubblicista, scrittore). Introdurranno l'on. Giorgio Chessari (presidente del CSFR) ed Enzo Piazzese (consigliere nazionale Archeoclub d'Italia); relazionerà sul libro e dialogherà con gli autori l'archeologo prof. Giovanni Distefano (direttore del Polo Regionale di Ragusa per i siti culturali - Università della Calabria e Roma 2 Tor Vergata).

Nel libro si possono leggere contributi di Stefania Santangelo (numismatica CNR - IBAM), Ignazio La China (storico) e Giuseppe Nativo.

La sinossi del libro (dalla iv di copertina):

Che cosa si conosce realmente di Scicli nel Medioevo? Che cosa tramandano le fonti, i reperti dell’abitato e del circondario (e poi della città) di Scicli e le varie forme del suo toponimo (Xicli, Sicli, Sycla, Shiklah...)? Per rispondere a queste domande, il volume analizza la storia, la cultura e la religione di Scicli dal Medioevo al Cinquecento commentando le fonti e i reperti relativi alla storia della città. L’importanza di Scicli nell’ambito della Contea di Modica, il più vasto Stato feudale della Sicilia, si impose con forza anche grazie alla sua felice posizione geografica, non lontana dal mare. Toponomastica, onomastica, culti e storie di uomini e luoghi, cristiani ed ebrei, dal V al XVI secolo: la storia che conduce alla nascita della città iblea che sarà poi barocca e moderna e che Vittorini definì «la più bella del mondo».

La conferenza di presentazione si terrà al Centro Studi Feliciano Rossitto, via Ettore Majorana 5, Ragusa, il 22 marzo 2019, ore 18.

 

Scheda del libro e info nel sito di Carocci Editore.

 

Precedenti presentazioni:

Siracusa. Alla Galleria Bellomo il 16 gennaio lectio magistralis di Paolo Nifosì e presentazione  del libro “Scicli” (Carocci Editore)

Scicli. Il nuovo libro di Carocci sarà presentato il 22 settembre

Scicli. Storia, cultura e religione (secc. V-XVI), Carocci ha pubblicato il nuovo libro di S. Micciché e S. Fornaro

  • Autore: Massimo Maugeri
  • Editore: La Nave di Teseo

Scicli, 14 marzo 2019 – Continuano le “Conversazioni a Scicli” del “Brancati”: Domenica 17 Marzo alle 18.30 Massimo Maugeri dialogherà presso i locali del Circolo letterario (via Aleardi, Scicli) con Giuseppe Pitrolo sul libro “Cetti Curfino” (La nave di Teseo, 2018). 

Massimo Maugeri (Catania, 1968) è autore di racconti, romanzi e saggi. Ha ideato e gestisce uno dei più noti blog letterari italiani: letteratitudine.it (Gruppo L’Espresso). Fra i suoi libri: il romanzo “Identità distorte” (2005), i racconti “Viaggio all’alba del millennio” (2011), il racconto “La coda di pesce che inseguiva l’amore” (2010), scritto a 4 mani con Simona Lo Iacono, il saggio “L’e-book è (è) il futuro del libro” (2011), i saggi Letteratitudine, il libro (2012), il romanzo “Trinacria Park” (2013).

Un giornalista giovane e spiantato, Andrea Coriano, entra in un carcere per incontrare una detenuta, Cetti Curfino. Gli si pone davanti una donna prorompente, labbra carnose, corpo colmo, occhi che rivelano abissi. Andrea ha letto la storia di Cetti sui quotidiani: una donna semplice, un marito che muore mentre lavora in nero, un figlio da sistemare e una lenta discesa nelle viscere di una società che sa essere molto crudele. Una storia di politici senza scrupoli e amici fedeli, di confessioni improvvise e segreti infamanti, un caso che ha fatto molto parlare ma che adesso sta per spegnersi, ingoiato da altri clamori. Il giornalista ha subito creduto che la storia di Cetti andasse raccontata e ora che se la trova lì - ferina, impastata di dialetto, dolore e femminilità - capisce di non essersi sbagliato.

Chi è Cetti Curfino? Qual è la storia che l'ha portata in carcere? Sarà in grado di aprire a lui i percorsi oscuri che l'hanno condotta fin lì? Andrea non ha molte armi professionali in tasca, e nemmeno molti strumenti di seduzione. Può sfoderare solo con una certa autoironia le proprie difficoltà: la vita con zia Miriam, ad esempio, e le corse in macchina per portarla in giro con il suo festoso gruppo di amiche di mezza età, vedove ringalluzzite dalla gioia di godersi la stagione del tramonto. Però la voce di Cetti non gli dà tregua: vibrante nel suo italiano imperfetto, sembra salire dalle profondità della terra di Sicilia…

 

Presso il “Brancati”, inoltre, continua la mostra di Machi (Chiara Manenti). 

 

Giuseppe Pitrolo

  • Autore: Salvo Micciché, Stefania Fornaro
  • Editore: Carocci Editore
  • Titolo: Scicli. Storia, cultura e religione (secc. v-xvi)

Il mensile Medioevo di marzo, a firma di Stefano Mammini (p. 112) ha recensito il volume di Salvo Micciché e Stefania Fornaro, "Scicli. Storia, cultura e religione (secc. v-xvi)", collana "Studi storici" Carocci Editore, 2018

 

Ragusa, 6 marzo 2018 – Una bella recensione del volume che Stefania Fornaro e Salvo Micciché hanno pubblicato con Carocci Editore (prefazione di Giuseppe Pitrolo) sulla storia medievale di Scicli è stata pubblicata, a firma di Stefano Mammini, sul mensile Medioevo di marzo.

«Non è facile ricostruire la storia medievale di Scicli, cittadina dei Monti Iblei che fu tra i centri più importanti della contea di Modica. Una difficoltà di cui erano consapevoli gli autori del volume, che l’hanno superata con un’attenta e meticolosa ricognizione delle fonti letterarie e archivistiche a oggi disponibili, integrata, soprattutto per le fasi più antiche, dai dati offerti dall’archeologia...», comincia la recensione che invitiamo a leggere sul mensile che si può anche ordinare sul sito web della rivista.

Gli autori ringraziando la redazione e il direttore del mensile e l'autore hanno evidenziato l'importanza di una rilettura della storia medievale di Scicli ed hanno ribadito che il loro lavoro al riordino della storiografia su Scicli e delle relative fonti, serve anche a porre dubbi e interrogativi su cui indagare più a fondo e su cui condurre ulteriori ricerche, anche alla luce di nuovi scavi archeologici e altre pubblicazioni sul tema.

Come abbiamo scritto in altro luogo su Ondaiblea, il volume (già presentato a Scicli e Siracusa) sarà presentato a Ragusa il 22 marzo 2019 (ore 18) presso il Centro Studi Feliciano Rossitto di Ragusa, in collaborazione con il Polo Regionale di Ragusa per i siti culturali, CSFR, Centro Servizi Culturali Ragusa, Archeoclub Ragusa, Carocci Editore e Ondaiblea. Relatore l'archeologo prof. Giovanni Distefano, introduzione di Giorgio Chessari (CSFR) ed Enzo Piazzese (consigliere nazionale Archeoclub d'Italia), modera Giuseppe Nativo (Ondaiblea). 

Oltre agli autori, nel volume sono presenti saggi di Stefania Santangelo (CNR - IBAM), Ignazio La China (storico), Giuseppe Nativo.

 

G. N.

 

Scheda del volume sul sito Carocci Editore

 

Altri articoli su Scicli. storia cultura e religione (secc. v-xvi)

‘Scicli. Storia, cultura e religione (secc. V-XVI)’ (Carocci): presentazione a Ragusa il 22 marzo

Siracusa. Alla Galleria Bellomo il 16 gennaio lectio magistralis di Paolo Nifosì e presentazione  del libro “Scicli” (Carocci Editore)

Scicli. Il nuovo libro di Carocci sarà presentato il 22 settembre

Scicli. Storia, cultura e religione (secc. V-XVI), Carocci ha pubblicato il nuovo libro di S. Micciché e S. Fornaro 

  • Autore: Giuseppe Raffa

Modica: Il libro del vittoriese Giuseppe Raffa, “Belli senz’anima”, al centro dell’XI appuntamento del Caffè Quasimodo in programma il 9 marzo 

 

Modica, 3 marzo 2019 – “Belli senz’anima”: è questo il titolo del libro dell’autore vittoriese Giuseppe Raffa, che sarà presentato nell’XI “sabato letterario” del Caffè Quasimodo di Modica, che si terrà  alle ore 17,30 al Palazzo della Cultura il prossimo 9 Marzo, nel quadro della Stagione culturale 2018-2019 del circolo culturale modicano, in collaborazione con la locale  sezione della Fidapa.

La serata, che sarà coordinata dalla poetessa Antonella Monaca, vedrà, dopo il saluto della Presidente della Fidapa di Modica, Ierene Raudino,  una conversazione dell’autore Giuseppe Raffa  con il Presidente del Caffè Letterario Quasimodo, Domenico Pisana. Giovanna Drago della Compagnia Teatrale "I Caturru" di Scicli, ed Edgarda Di Marino, studentessa del Liceo Classico di Modica, leggeranno brani del  libro, mentre  intermezzi musicali a cura del “Duo Estrella” , composto dal M° Lino Gatto alla chitarra e Ilde Poidomani, voce,  arricchiranno la serata. 

“Belli senz’anima” , scrive Domenico Pisana, è un libro che merita attenzione e di essere letto per l’attualità delle tematiche che propone, ossia il fenomeno del bullismo scolastico e sociale, nonché della trasformazione della famiglia e della crisi dei ruoli di padre e di madre; l’autore offre un’accurata analisi di tali problematiche, indicando la strada di una pedagogia educativa  capace di aiutare le varie realtà  come la scuola, la famiglia  le associazioni sportive e culturali a muoversi   nella direzione di assunzione di strategie preventive attorno alle quali ritrovare un rinnovato sentimento di bene comune”. Un’opera, quella di Raffa, dalla quale trarre sicuramente profitto per la gestione di fenomeni complessi che condizionano la vita sociale del nostro Paese”.

Giuseppe Raffa,  laureato in pedagogia, giornalista e scrittore, da oltre vent’anni si dedica a tematiche giovanili, intervenendo con studi e conferenze nelle scuole delle province di Ragusa, Enna, Palermo, Siracusa, Catania e Caltanissetta. Raffa ha al suo attivo otto pubblicazioni, tra le quali si segnalano “Indagine conoscitiva sulla condizione giovanile a Vittoria(1989); “Discoteca: inferno o paradiso? (2000); “Indagine sul cyberbullismo in Sicilia”(2018). 

  • Autore: Nausica Zocco
  • Editore: LFA Publisher

Trama

Ci troviamo nella Sicilia degli anni 30, ed una giovane donna anticonformista, rifiuta di “maritarsi” poiché non ama l’uomo che le hanno “portato in casa”.

Una storia in due atti che narra di un epoca di stenti e privazioni, dove come unica salvezza per il “gentil sesso”, per le Femmine per intenderci, era acconsentire ad un matrimonio “Combinato” come unica fortuna , un investimento per la vita, facendo tacere cuore ed emozioni.

Femmina è un grido alla ribellione, una sorta di liberazione ad una prigionia comandata, il coraggio che avrebbe dovuto, e che dovrebbe  avere ogni donna.

«Donna Peppina è una donna siciliana che ventiquattr'ore prima del matrimonio nel 1935 dice di no al matrimonio combinato in un'epoca di stenti, sacrifici, miseria, dove preparare la dote era l'investimento per la vita, dove "maritarsi" con un uomo lavoratore onesto era la fortuna più grande per una ragazza in età di matrimonio. La storia è semplice, ma nella sua semplicità è meravigliosa: una donna rifiuta il matrimonio combinato perché non ama l'uomo "portato a casa" da altri parenti. È una storia in due atti che merita d'essere raccontata, in un tempo come quello attuale dove è più facile farsi condizionare che essere se stessi».

 

Frutto di un progetto narrativo personale, FEMMINA, scritto in due atti , è la risultante di cio’ che potrebbe accadere e ciò che è accaduto, in una sorta di equilibrio ironico delle vite che si incontrano e sfiorano. Femmina vuol dirci che non serve solo il coraggio per seguire il cuore.

Fra un alternarsi di vicissitudini, la  versatilità del testo, la libertà di interpretazioni, il capolavoro di Nausica Zocco , narra con una semplicità sorprendente e amorevole, il coraggio di Donna Peppina che rimanendo fedele a se stessa, scardina lucchetti, supera preconcetti  e scombina i piani in un impensabile Sicilia degli anni 30.

 

Intervistata l’autrice, con un sorriso che la contraddistingue , dice:«Quante donne Peppina ci sono al mondo, e quante vorrebbero esserlo, libere di esprimere la loro forza sensuale, forti ancora nel credere che un’altra vita è pur sempre possibile vivere».

Edito da LFA Publisher, disponibile in tutte le librerie, Femmina è un invito alla riflessione, al coraggio ed all’amore.

 

Dedicato a tutte le "Donne Peppine", alle donne che seguono il cuore sempre e comunque, anche a costo di essere definite delle pazze. A tutte le femmine che vivono di istinti e di istanti, con anima ardente come il sole di Sicilia.

 

Alessia Sudano

  • Autore: Grazia Dormiente
  • Editore: Prova d’autore

Un viaggio nella terra Iblea tra “memorie e sguardi” nel libro “Ibleide” di Grazia Dormiente, che sarà presentato al Caffè Letterario Quasimodo 

 

Modica, 19 febbraio 2019 – “Ibleide: memorie e sguardi”: è questo il titolo del saggio di Grazia Dormiente, scrittrice, entonoantropologa e Direttore culturale del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica,  che sarà presentato nel X “sabato letterario” del Caffè Quasimodo di Modica, che si terrà alle ore 17,30 al Palazzo della Cultura il prossimo 23 febbraio, nel quadro della Stagione culturale 2018-2019 del circolo culturale modicano.

La serata, che sarà coordinata da Silvana Blandino, sarà introdotta da Mario Grasso, scrittore e Direttore editoriale della Casa editrice Prova d’Autore, quindi vedrà una conversazione dell’autore con il Presidente del Caffè Quasimodo, Domenico Pisana. Elia Scionti e Carmelo Di Stefano, componenti del Caffè Letterario Quasimodo, leggeranno brani del volume, mentre intermezzi musicali, a cura del Duo “Rendo-Gurrieri” al clarinetto e alla chitarra, arricchiranno la serata. 

«Grazia Dormiente, dice Domenico Pisana, offre al lettore, in questo saggio sugli Iblei corredato da immagini d’epoca, un interessante viaggio dentro la terra iblea, colta nelle sue dimensioni paesaggistiche ed antropologiche sotto lo sguardo dei grandi viaggiatori stranieri del XVIII secolo e fino a giungere agli storici del XIX secolo. L’autrice sa affascinare con una scrittura che mette in risalto, con mirabili sintesi, tratti materiali ed immateriali che hanno modellato il paesaggio ibleo, nonché suggestioni ed emozioni scaturite da una terra che vuole continuare a trasmettere i suoi valori identitari alle future generazioni».  

Al termine della serata il Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica offrirà agli intervenuti una degustazione di cioccolato. 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.