Motivi di salute impediscono a Leonardo Sciascia di portare avanti un lavoro sulla vita di Telesio Interlandi, di cui aveva raccolto una copiosa documentazione, attinta in particolare dal figlio Cesare.
Nella lettera del 15 gennaio 1989 a questi Sciascia scriveva: «La ringrazio di tutte le notizie che mi dà, e che mi saranno utili, anche se meno – nel taglio che intendo dare al racconto – meno mi interessano i rapporti di suo padre col fascismo, il suo fascismo, e più il dramma del ‘45. Le due vite, mi interessano, e quel tragico momento: di suo padre, dell’avvocato Paroli».