Scicli
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Scicli, 23 marzo 2017 – Si è tenuto ieri a Villa Penna a Scicli il “Quarto tavolo sull’acqua”, promosso e organizzato da Svi.Med, in occasione della “Giornata Mondiale dell’Acqua 2017” che su iniziativa dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si celebra il 22 marzo di ogni anno. Il convegno ha centrato il tema “La gestione sostenibile delle risorse idriche. Controllo, uso, riuso. Agricoltura, Turismo, Sanità Pubblica”.

Una giornata ricca di interventi che ha visto la partecipazione di rappresentanti degli enti che sovrintendono al controllo delle risorse idriche in provincia: Arpa Ragusa, Asp, Genio Civile, oltre ai rappresentanti della Prefettura, dei Comuni di Ragusa, Scicli, Modica, Vittoria, ma soprattutto degli studenti di alcune classi dell'Istituto Cataudella, dell'Agrario e del Turistico, a cui è stata consegnata la maglietta dell’evento. I giovani sono infatti i primi destinatari di ogni politica di sensibilizzazione e di informazione sul tema dell’acqua, oggi più che mai centrale tanto a livello mondiale quanto locale, con i tanti disagi che spesso i Comuni devono affrontare legati allo spreco e alla carenza di risorse idriche. 

L’incontro di Scicli ha previsto anche la presentazione del progetto europeo “ConsumeLess in Mediterranean Touristic Communities", finanziato dall'Unione Europea attraverso il Fesr, con partner l’Assessorato al Turismo della Regione Sicilia, Svi.Med. insieme al Ministero di Gozo e al Ministero dell’Energia di Malta, alla Provincia e Consorzio Rifiuti di Malaga (Spagna), a EGTC Efxini Poli e al Comune di Naxos (Gecia), al Comune di Saranda (Albania) e ad Ambiente Italia. 

Grande soddisfazione da parte del sindaco di Scicli, Enzo Giannone, padrone di casa: “Il Comune di Scicli – dice – è orgoglioso di essere sede quest’anno -e per la prima volta- dell'iniziativa organizzata da Svi.Med. Il tema delle acque ci interessa in modo particolare come collettività e la presenza di tanti giovani ci fa ben sperare nell’adozione di una nuova politica di salvaguardia delle risorse idriche”.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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