Siracusa e dintorni
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Canicattini Bagni, 12 dicembre 2014 – Si è aperto con la dichiarazione della consigliera comunale Loretta Barbagallo, con la quale ha reso noto di lasciare il Gruppo Misto, dov’era transitata quasi subito dopo le Amministrative del maggio 2012 dopo essere stata eletta nella lista di minoranza “Trasparenza e Cambiamento”, per aderire  al gruppo di maggioranza che sostiene il sindaco Paolo Amenta del quale, dopo un confronto, ha condiviso il suo  progetto politico per la città, iniziato già nella passata legislatura e poi interrottosi per incomprensioni, e le battaglie sostenute a livello regionale con gli incarichi ricoperti all’interno di AnciSicilia.

La Barbagallo, che si è dimessa dalle Commissioni nelle quali era stata eletta in quota minoranza, ha ringraziato il capogruppo del Gruppo Misto, Sebastiano Cascone, e il collega di gruppo Sebastiano Trapani, per il lavoro svolto insieme nell’interesse della città.

A dare il benvenuto tra le fila della maggioranza è stato il capogruppo Gaetano Amenta, che ha ricordato come quello della Barbagallo sia un gradito ritorno, nel percorso politico di questi anni, avendo operato insieme, nella passata legislatura, nella stessa compagine amministrativa che l’aveva eletta presidente del Consiglio comunale.

Un augurio di buon lavoro anche da parte degli ex colleghi del Gruppo Misto, Cascone e Trapani.

Fatta questa premessa, il Consiglio ha proseguito i lavori così come previsto dall’ordine del giorno, e il presidente Antonino Zocco, ha messo ai voti l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, votati all’unanimità dei presenti.

Si è così passati  ai debiti fuori bilancio, quasi tutti rateizzati con il consenso delle parti, scaturite da sentenze esecutive e prestazioni legali di procedimenti civili che dopo lunghi anni solo di recente si sono conclusi.

Su questo punto è intervenuto il capogruppo del Gruppo Misto, Sebastiano Cascone, per annunciare il suo voto favorevole in quanto “il prolungamento di un debito fuori bilancio non fa altro che produrre ulteriore danni, in termini economici, al Comune”. Cascone, nello stesso tempo, però, ha ricordato all’Amministrazione comunale, “al quale non possono essere attribuiti i debiti in questione”, ha precisato, una maggiore attenzione per evitare che possano prodursene altri, anche se si rende conto che spesso le lungaggini dei processi giudiziari, soprattutto civili, come ha sottolineato anche il presidente Antonino Zocco, ne sono le principali cause.

Dopo Cascone, a prendere la parola sono stati il consigliere Sebastiano Trapani e il capogruppo di “Trasparenza e Cambiamento”, Pietro Savarino, per annunciare che loro non avrebbero partecipato alla votazione su questi punti, abbandonando l’aula. Savarino ha comunque precisato di essere pronto, con il suo gruppo, di garantire, qualora occorresse, il numero legale per proseguire nei lavori del Consiglio.

Chiusi gli interventi il presidente Zocco metteva ai voti il primo dei debiti fuori bilancio (Berna Nasca Giuseppe c/Comune di Canicattini Bagni. Sentenza n. 512/2013 - Atto di precetto del 9-4-2014 - Riconoscimento di legittimità di debiti fuori bilancio (completamento). Art. 194, c. 1, lett. a) D.Lgs. n. 267/2000), che passava all’unanimità, così come l’immediata esecutività, con i voti della maggioranza e del consigliere Cascone.

Stessa votazione per il secondo debito (Abbonamenti riviste Maggioli Editore - Riconoscimento debiti fuori bilancio ex art. 194 del D.Lgs. 18-8-2000, n. 267), per il terzo (Riconoscimento della legittimità di debito fuori bilancio riveniente da sentenza esecutiva del Tribunale di Siracusa, n. 1606 del 22-10-2013, ai sensi dell’art. 194, comma 1, lett. a) del D.Lgs.  267/2000), e per il quarto messo all’ordine del giorno (Riconoscimento della legittimità di debito fuori bilancio riveniente da incarichi legali affidati all’Avv. Antonino Spada del Foro di Siracusa).

Chiusi i punti riguardanti i debiti fuori bilancio, e rientrati in aula anche i consiglieri che avevano annunciato la loro non partecipazione al voto, si è passati al punto successivo riguardante il “Piano di miglioramento dell’efficienza dei servizi di Polizia municipale per il triennio 2014/2016. Art. 3 legge regionale n. 17 del 4-8-1990”, per la quale sono previsti contributi economici da parte della Regione. Ad illustrare il Piano è stato il comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Casella.

Su questo punto si è registrato un ampio dibattito in Consiglio teso a sollecitare il comandante Casella e il sindaco, essendo ancora vacante il posto dell’assessore alla Polizia Municipale dopo le dimissioni nel maggio scorso di Salvo Di Blasi, affinché la presenza dei Vigili Urbani in città sia più incisiva nel far rispettare le regole della convivenza civile e del decoro urbano. 

Tutti gli intervenuti hanno comunque rilevato la funzione educativa dei Vigili Urbani, ancora prima di quella repressiva: da Sebastiano Trapani al presidente Zocco che sollecitava l’attivazione del piano della viabilità; al capogruppo Sebastiano Cascone che poneva l’accento sul rispetto delle regole per risolvere i problemi della caotica viabilità; a Salvatore Miano che sottolineava l’esigenza di far sentire il cittadino più sicuro e protetto; a Sebastiano Gazzara che chiedeva più attenzione per la piazza (isola pedonale) diventata spesso parcheggio per le auto; ad Emanuele Amenta che ricordava come in questo momento tutti i cittadini sono stretti nella morsa della crisi e della disperazione; a Giusy Mara Ricupero; al capogruppo Pietro Savarino che nell’annunciare il voto favorevole del suo gruppo, ricordava l’importanza delle regole e del loro rispetto; al capogruppo Gaetano Amenta che sottolineava oltre alla funzione educativa dei Vigili anche quella collaborativa dei cittadini.

Conclusi gli interventi il Piano veniva approvato all’unanimità dei presenti, così come la sua immediata esecutività.

Il Consiglio approvava poi all’unanimità anche i successivi punti all’ordine del giorno:,

Approvazione del Regolamento comunale sul procedimento amministrativo.

Approvazione dello schema di convenzione per la gestione associata, nel territorio dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei, delle attività di valutazione delle performance tramite Nucleo di valutazione.

Approvazione dello schema di convenzione per la gestione associata, nel territorio dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei, della nomina del medico dell’Ente e analisi clinico-strumentali.

Approvazione dello schema di convenzione per il conferimento associato, nel territorio dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei, delle funzioni di RSPP relative agli adempimenti in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/2008

Approvazione dello schema di convenzione per la costituzione di una centrale di committenza per la gestione associata e coordinata dei compiti e delle attività connesse ai servizi e alle funzioni amministrative comunali in materia di appalti di lavori, servizi e forniture ai sensi dell’art. 33, comma 3-bis, del D.Lgs. 163/2006. 

Su quest’ultimo punto il Consiglio ha sollecitato il sindaco Paolo Amenta, nella sua veste di vice presidente di AnciSicilia, di porre l’attenzione dell’Associazione dei Comuni nei confronti del Governo, affinchè anche per gli Enti al di sotto dei 10 mila abitanti possa essere attuata la norma che vuole che possano essere affidati lavori sino a 40 mila euro, senza dover ricorrere alle gare con procedura negoziata.

Il presidente Zocco passava così all’ultimo punto all’ordine del giorno, riguardante l’attività ispettiva. 

Su questo punto hanno preso la parola il consigliere Sebastiano Trapani per chiedere al sindaco cosa ci fosse di vero sulle notizie pubblicate dalla stampa in merito alla perdita di due finanziamenti per la palestra della Scuola Media e per la sistemazione del Plesso Mazzini. 

Il primo cittadino, nel ricordare come proprio in giornata assieme ai Comuni di Ferla e Palazzolo Acreide, abbia smentito con un comunicato la notizia pubblicata,  in quanto nessuno finanziamento è andato perduto, essendo quelle opere incluse nel finanziamento previsto dal Governo Renzi con il decreto “Scuole Sicure”. 

Inoltre, ha proseguito il primo cittadino,  per quanto riguarda il progetto di sistemazione della palestra della Scuola Media, il Comune ha deciso di ricorre al TAR e di segnalare la questione in Procura, in quanto nessuna negligenza è stata rilevata da parte degli Uffici dell’Ente che hanno inviato a Palermo tutti gli atti, compresi quelli che i funzionari regionali dicono essere mancanti. E se gli atti dovessero risultare smarriti o addirittura arbitrariamente sottratti, sarebbe gravissimo, perché ciò creerebbe una crepa nel sistema di garanzie che i Comuni devono avere.

Prendeva poi la parola il consigliere Sebastiano Gazzara per chiedere informazioni sulla Consulta Giovanile e del perché si fosse arenata. 

Il sindaco Amenta, rispondendo a Gazzara, si è dichiarato dispiaciuto di questo ennesimo fermo della Consulta che poggia principalmente sul volontariato di coloro che ne fanno parte. Ciononostante, si è dichiarato disponibile, per i compiti spettanti al Comune, di rilanciarne l’attività, sperando nell’avvicinamento e nell’impegno di altri giovani.

A chiudere i lavori del Consiglio è stata una dichiarazione del presidente Antonino Zocco, nella quale si diceva amareggiato e ferito per le voci circolanti in città, su una sua non veritiera richiesta di prolungare il mandato di presidente al di là del termine del maggio 2015, unitariamente fissato, all’inizio legislatura, all’interno della maggioranza della quale fa parte, nell’ambito di un percorso di alternanza tra i consiglieri che sostengono il sindaco Paolo Amenta.

«Ho sempre inteso la politica come servizio – ha detto il presidente Zocco – e in 17 anni di impegno amministrativo non ho chiesto mai nulla che fosse di personale, restando sempre fedele agli impegni assunti collegialmente in maggioranza nell’interesse della città e dei cittadini che mi hanno votato. Ma se per il bene della città e dei cittadini, questa stessa maggioranza dovesse ritenere che io debba fare un passo indietro, ora, senza aspettare il maggio prossimo, sono pronto a farne dieci indietro e non solo uno».

 

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Paul Valéry

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