Siracusa e dintorni
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Canicattini Bagni, 27 ottobre 2015 – Con 9 voti a favori, quelli della maggioranza, 3 contrari ed uno astenuto della minoranza, il Consiglio comunale ha approvato ieri sera, in una lunga seduta che si è protratta sino a notte,  il Bilancio di previsione 2015, il Bilancio pluriennale 2015/2017.

La seduta è stata aperta dal presidente Antonino Zocco con il primo punto all’ordine del giorno relativo all’approvazione dei verbali  della seduta precedente (nn. 41-44 del 30-9-2015), votato all’unanimità dei presenti.

Si è così passati alla comunicazioni e il presidente Zocco ha ancora una volta lamentato il fatto che non gli vengono notificate le riunioni delle Commissioni consiliari, mentre il sindaco Paolo Amenta ha reso noto che è stato completato tutto l’iter  per l’assegnazione dei lavori per l’illuminazione esterna con fonti rinnovabili, è stato firmato il contratto per quanto riguarda i lavori di riqualificazione di via Grimaldi con la realizzazione, altresì, di 4 alloggi da parte dell’Iacp di Siracusa e di 12 alloggi “social housing” da parte di una impresa privata. Inoltre, ha proseguito il primo cittadino, è tutto pronto per l’ampliamento dell’asilo nido e il Ministero ha notificato il decreto per la riqualificazione e messa in sicurezza del plesso scolastico “Mazzini” ed è in via di ultimazione l’iter per il programma di riqualificazione di via Alfeo, dove è prevista la costruzione sempre, “social housing” di altri alloggi da parte di privati.

Detto questo il presidente è passato alla discussione del successivo punto riguardante l’approvazione del Piano per la valorizzazione dei beni immobili (Mulino Passo le Vacche, Lazzaretto Campicelli, Lavatoio e Mulino sulla SP 14) e la loro eventuale dismissione (nessun bene è stato dismesso) per il  triennio 2015-2017. 

Il punto veniva approvato all’unanimità dei presenti.

Ad illustrare il successivo punto, il Programma dei Lavori Pubblici triennio 2015/2017 - elenco annuale dei lavori 2015, è stato l’assessore ai Lavori Pubblici, Salvatore La Rosa, ripercorrendo le opere in itinere per l’anno in corso, già annunciate dal sindaco e che tra l’altro sono sta avviate come nel caso dell’illuminazione esterna, o già pronte per la consegna dei lavori.

Su questo punto è intervenuto il capogruppo della minoranza, Salvatore Miano, per esprimere soddisfazione per il buon lavoro svolto dagli Uffici del Comune, per l’ottima progettazione e per l’impegno dell’amministrazione nel sostenere le opere che lo hanno visto, sino allo scorso anno, partecipe in quanto aderente alla maggioranza che sostiene l’amministrazione Amenta.

Il consigliere di minoranza Sebastiano Trapani, prendendo la parola, ricordava la recente scomparsa del dottor Giuseppe Firrincieli (i cui funerali si sono svolti nel pomeriggio), farmacista ed uomo di cultura, esprimendo alla famiglia tutta la vicinanza del Consiglio comunale. 

Lo steso Trapani, restando in tema di lavori pubblici, chiedeva informazioni sui lavori dell’immobile di Villa Chiara destinato al Liceo Scientifico. Rispondeva il consigliere Emanuele Tringali informando che i lavori sono stati conclusi e che è già programmato il trasferimento della scuola da via Messina, dove si trova tuttora, per le vacanza natalizie. 

Il capogruppo di maggioranza Gaetano Amenta aggiungeva che proprio nei giorni scorsi si è svolto un sopralluogo, presenti il sindaco,  il commissario straordinario dell’ex Provincia regionale Antonino Lutri, competente per i lavori, la dirigente e la responsabile locale del Liceo, per una valutazione. Per il prossimo mese, aggiungeva ltresì l’assessore La Rosa, è previsto un ulteriore sopralluogo e poi il trasloco.

Chiusi gli interventi il Piano dei Lavori Pubblici veniva approvato all’unanimità dei presenti.

Il punto successivo ha riguardato l’aggiornamento del piano d'intervento approvato con d.d.g. n. 1070 dell'11/07/2014 dell'Assessorato regionale dell'Energia e dei Servizi di Pubblica utilità, al fine di procedere ad una diversa e più efficace organizzazione del servizio dell’ARO, l’Ambito di Raccolta Ottimale, dei rifiuti nei sei Comuni dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei” che l’hanno condiviso e che era stato approvato dalla Regione, che di recente ha modificato le direttive sull’organizzazione. 

È stato il segretario generale Sebastiano Grande, segretario anche dell’Unione dei Comuni, ad illustrare la nuova scelta che l’Unione è chiamata a fare per quanto riguarda il servizio, non più attraverso una società “in house” ma con bando pubblico per quanto riguarda il primo step che è rappresentato dalla raccolta, dal trasporto e dallo smaltimento, e da eventuale gestione diretta dell’altra parte del servizio come la raccolta differenziata, in base alle esigenze dei vari Enti.

Su questo punto si è sviluppato il dibattito che ha visto il capogruppo Salvatore Miano molto critico rispetto al progetto dell’Unione, preferendo la gestione da parte dei Comuni, mentre l’Unione, a suo dire, dovrebbe intervenire per la realizzazione delle piattaforme per i materiali differenziati e l’umido, e la successiva fase di vendita dei materiali differenziati alle aziende che li trasformano.  Per cui Miano annunciava la contrarietà del suo gruppo, ritenendo il cambio societario una ulteriore perdita di tempo rispetto al progetto complessivo di gestione dei rifiuti.

Subito dopo Miano prendeva la parola il capogruppo della maggioranza, Gaetano Amenta, ricordando come, purtroppo, il problema dei rifiuti sia molto più complesso non avendo a tutt’oggi la Regione provveduto a dotarsi di un Piano ed una programmazione sui rifiuti, e come la classe dirigente siciliana non abbia avuto il coraggio di prendere decisioni forti. Anche sulla questione dei Termovalorizzatori, ha detto Amenta, che ora il governo nazionale vuole riproporre quale soluzione ad un problema che invece va gestito rafforzando la differenziata, incluso l’umido, e riducendo i conferimenti nelle discariche, ormai quasi del tutto scomparse in Sicilia. La scelta dell’Unione dei Comuni, secondo Amenta, va nella direzione giusta, quella di aprire una nuova pagina per uscire dal sistema bloccato nel quale la Regione tiene i Comuni. Un atto dovuto, sempre secondo Amenta, al di la dell’essere pessimisti come ha fatto il consigliere Miano. 

A far rilevare le inconcludenza della politica regionale che impone ai Comuni di raggiungere il 65% di differenziata entro il 31 dicembre di quest’anno, senza però fornire un piano per l’impiantistica e piattaforme per accogliere i rifiuti differenziati, in particolare la parte più consistente, ovvero l’umido, è stato il presidente Antonino Zocco, annunciando la sua astensione. 

Mentre per il sindaco Paolo Amenta, la decisione assunta dall’Unione, di fronte alla confusione e al vuoto che regna in Sicilia sul tema rifiuti, è l’inizio di un nuovo percorso, nella speranza che la Regione non cambia la normativa e le direttive ancora una volta..

Messo ai voti il punto oggetto della discussione viene approvato con 9 voti favorevoli della maggioranza, 3 contrari ed uno astenuto.  

Si passava così alle procedure relative al Bilancio con la presentazione da parte del capogruppo di maggioranza, Gaetano Amenta, di un emendamento alla proposta della Giunta, per aprire un capitolo per l’accensione di un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti, per sopperire alla compartecipazione del 20% da parte del Comune nel finanziamento regionale di un milione e 735 mila euro (dei quali un milione 388 mila a carico della Regione e 347 mila a carico del Comune) per i lavori di illuminazione esterna con fonti rinnovabili (ben 199 pali da posizionare con minieolico e fotovoltaico che illumineranno Contrada Bagni, il Foro Boario, via del Seminario, la zona di Passoladro,  Contrada Bosco di Sopra, ed altre vie periferiche). 

Emendamento resosi necessario dopo l’avvenuta notifica del decreto, avvenuto a proposta di bilancio già approvata.

L’emendamento messo ai voti veniva approvato all’unanimità dei presenti.

L’ultimo punto all’ordine del giorno è stato il bilancio di previsione. A prendere la parola è stato il sindaco Paolo Amenta, informando intanto i presenti dell’approvazione da parte dell’Unione Europea del PAES, il Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile per la riduzione di emissioni nell’atmosfera e l’utilizzo di energia rinnovabile, presentato dall’Unione dei Comuni, che apre le porte ai finanziamenti  previsti in questo settore. Inoltre, che dopo 20 anni di piani strategici rurali grazie alle battaglie sostenute, il territorio di Canicattini Bagni passava dalla classificazione B alla C, potendo così accedere a tutti i finanziamenti previsti dal FESR per lo sviluppo delle attività artigianali e produttive delle imprese, in particolare della trasformazione e dell’agroalimentare.

Passando più specificatamente al bilancio, il primo cittadino ricordava come lo stesso, pur rispettando il Patto di Stabilito ed essere in equilibrio, sia diventato sempre più blindato  e sufficiente a coprire le spese del personale, i costi dell’energia, dei telefoni, dei piccoli interventi, di qualche iniziativa culturale, l’erogazione di piccoli contributi ai più bisognosi, e all’associazionismo, a seguito dei tagli ai trasferimenti statali, e soprattutto di quelli regionali, passati dal 2011 ad oggi da 914 milioni ad appena 360, e alle nuove normative che impongono ai Comuni di accantonare parte degli introiti della fiscalità locale (in questo caso dell’Imu) nel Fondo di Solidarietà, e i risparmi nel Fondo di Garanzia per le somme inesigibili (le quote della fiscalità locale che non pagano i cittadini), a cui si aggiungono i drastici tagli regionali alle risorse sociali, in un momento in cui cresce la povertà e del disagio. 

Un bilancio principalmente costruito con la fiscalità locale, dall’Imu alla Tasi, alla Tari, tenendo conto che alla data odierna, quindi già a fine anno, la Regione non  ha trasferito un solo centesimo delle quote dovute per il 2015, costringendo così i Comuni ad ulteriore costi pagando gli interessi per le anticipazioni di tesoreria per continuare a pagare stipendi e garantire i servizi.

Per quanto riguarda il Comune di Canicattini Bagni le entrate ammontano a 6.853.551,93 euro (dei quali Imu 1.270.00,00 di cui 415.000,00 per fondo solidarietà; Tasi 490.000,00; Tari 900.000,00), con un disavanzo di amministrazione pari 25.725,76 euro. 

Lo stesso sindaco ha ricordato altresì come siano state ridotte molte spese, ed altre sono al vaglio per il prossimo anno. Per quanto riguarda i ritardi nell’approvazione, e il fatto che si sia arrivati quasi alla fine dell’anno per l’approvazione, Amenta lo ha attribuito all’incertezza delle entrate, essendo che la fiscalità locale viene pagata da poco più del 50% dei cittadini, stretti come sono nella morsa della crisi, con oltre il 60% di disoccupazione giovanile e il 30% di quella generale, e alla politica della Regione che solo tre giorni ha pubblicato le quote spettanti ai Comuni. 

Sull’argomento ha preso la parola il capogruppo Salvatore Miano con un articolato intervento su alcuni capitoli e voci, criticando l’Amministrazione per non aver saputo ridurre ulteriormente alcune spese ad iniziare dalle indennità, l’esperto, il randagismo, gli spettacoli, i costi del personale e dei dirigenti, ritenuti eccessivi per l’entità dell’Ente che potrebbe averne meno di sei, oltre a costi di servizi come quello dei rifiuti, non riuscendo ad incrementare la raccolta differenziata. Al fine, ha precisato Miano annunciando il voto contrario del gruppo, di abbassare, anche se di poco, le tasse ai cittadini, in particolare l’Imu (ritenuta la più alta di tutta la provincia), com’era nelle previsioni della nuova Amministrazione nata nel gennaio scorso, e di valorizzare meglio attività come quelle culturali. 

A Miano rispondeva il vice sindaco Pietro Savarino, sottolineando come mai il consigliere Miano che sino a qualche mese addietro e negli ultimi sette/otto anni è stato sempre in maggioranza, ricoprendo anche la carica di assessore, solo adesso si sia accorto del numero dei dirigente che sono così almeno da 20 anni, o delle indennità degli amministratori che ha regolarmente percepito. Per Savarino quella del consigliere Miano sarebbe solo “propaganda”. 

Per quanto riguarda i rifiuti, Savarino, che gestisce la delega all’Ambiente, ha garantito che sta lavorando, assieme agli uffici, nella preparazione di una nuova gara d’appalto che nel ridurre i costi sia nello stesso tempo funzionale ed efficiente, guardando in particolare all’incremento della differenziata.

Dal canto suo il presidente Antonino Zocco, prendendo la parola e annunciando la sua astensione, non ha potuto fare a meno di rimarcare come il bilancio presentato dall’Amministrazione sia dettato più dai tagli ai trasferimenti e dalle spese dovute, riconoscendo le oggettive difficoltà di manovra che uno strumento finanziario di questa natura può offrire a qualsiasi amministratore.

Per il capogruppo della maggioranza, Gaetano Amenta, il bilancio riporta le linee dell’Amministrazione che sono quelle dell’efficienza, del funzionamento e della garanzia dei servizi per i cittadini, dando molto spazio ad interventi sociali contro la povertà, con il sostegno delle fasce più deboli, evitando, inoltre, di far calare le ombre nella città attraverso attività culturali e manifestazioni estive, coinvolgendo le imprese e le attività locali nel sostenere con il Comune le spese. Molto è stato fatto, ha detto Gaetano Amenta annunciando il voto favorevole del suo gruppo, di certo come sempre si dirà che si poteva fare di più, ma è stato tenuto in equilibrio il bilancio e rispettato il Patto di Stabilità, che oggi in Sicilia non accade in molti Comuni. 

Sull’argomento ha preso la parola anche il consigliere Sebastiano Trapani per ribadire i concetti già espressi dal suo capogruppo Miano e per invitare l’Amministrazione a dare un segnale alla cittadinanza, abbassando anche di una quota minima dello 0,1% l’Imu, ed evitando spese inutili come sono state quelle per il commissario regionale per il Piano Regolatore Generale che si potevano evitare se solo si fossero rispettati i tempi di approvazione dello strumento urbanistico.

Alla fine degli interventi il punto relativo all’approvazione del bilancio di previsione 2015 e del bilancio pluriennale 2015/2017, veniva messo ai voti ed approvato con i 9 voti dei consiglieri di maggioranza, i 3 contrari del Gruppo Misto e una astensione, quella del presidente Zocco.

Chiusi i punti all’ordine del giorno, il presidente Zocco dichiarava sciolta la seduta.

 

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