Siracusa e dintorni
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L’assessore Teresa Gasbarro ospite di “I love pasta”: prodotti locali ed enogastronomia strategici per il rilancio economico

 

Siracusa, 4 luglio 2016 – Quattro apprezzatissimi chef siciliani per esaltare i prodotti del territorio, tutto con un denominatore comune: la pasta. Non poteva che chiamarsi “I love pasta” la serata organizzata dall’associazione “Eli Sir” e dal ristorante “La terrazza sul mare” e che ha avuto come madrina l’assessore alle Attività produttive, Teresa Gasbarro, a testimoniare come oggi più che mai il rilancio economico della città e della provincia passa anche attraverso l’agricoltura, la pesca e l’enogastronomia.

Ai fornelli si sono susseguiti gli chef Massimo Schininà (“Le magnolie” di Frigintini), Carlo Sichel (“Il carato” di Catania), Maurizio Urso, nella veste di padrone di casa, e Salvatore Calleri (“Regina Lucia” di Siracusa). Una fetta consistente del pubblico, guidato per mano da Luigi Franchi, direttore della rivista “Sala e cucina”, era composto da giornalisti di testate italiane del settore, imprenditori e commercianti che scommettono sulle produzioni di qualità legate al territorio, alla storia e alla tradizione siciliane.

Un menù fatto di quattro portate, dall’antipasto al dolce, tutto a base di pasta; la scelta è caduta sulla “600.27” di Carla Latini, etichetta apprezzata da Gualtiero Marchesi, unico prodotto non siciliano della serata. Aperitivo con gli insaccati di suino nero e i formaggi di Domus Hyblea; quindi orate, ostriche, gamberi, bottarga di tonno dei nostri mari; e poi le aziende “Le trazzere del gusto”, “Selecta” e “Naturalmente siciliano” hanno fornito i sicilianissimi peperoni rossi e gialli, zucca e zucca serpentina, ciliegino, patata siracusana e miele. Siciliani, ovviamente, erano anche i vini.

“È importante – ha detto l’assessore Gasbarro – creare occasioni di incontro tra i protagonisti del sempre più variegato mondo dell’enogastronomia siciliana perché si abbia la consapevolezza del grande livello che riesce ad esprimere. Ovviamente, la qualità e la territorialità dei prodotti rappresentano la chiave di volta del successo, in un settore in cui la concorrenza è crescente. Alla stessa maniera è importate che queste caratteristiche siano esaltate in cucina con la professionalità e la creatività di grandi chef capaci di migliorare ed esportare la nostra tradizione. Eventi come questo non devono essere solo dimostrativi ma devono favorire lo scambio di esperienze per una crescita complessiva del settore”.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

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