Siracusa e dintorni
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Rosolini, 10 febbraio 2017 – Una folta delegazione di studenti e docenti provenienti dalla Germania, dal Belgio, dalla Spagna e dalla Polonia, partecipanti al progetto “Erasmus Plus” 2016/2018 sono stati ricevuti a Palazzo di Città insieme a una rappresentanza del 1° Istituto Superiore  “Archimede “, nel quadro delle visite e delle attività contemplate dal programma, che punta all’approfondimento  del tema sull’immigrazione. Tema di fondo del progetto "Migration: Europe's challenge for the 21st Century"” (Migrazione: la sfida dell’Europa per XXI secolo).  

Nell’aula consiliare la delegazione è stata ricevuta  dal Sindaco, Corrado Calvo  e dall’Assessore alla Pubblica Istruzione Giorgia Giallongo.  Ad accompagnare il  gruppo la professoressa Corradina Malgozzi, referente locale del progetto,  la quale ha illustrato al primo cittadino le varie fasi di svolgimento delle attività. “L’obiettivo principale di questo progetto –  ha precisato la professoressa Malgozzi – è di informare e sensibilizzare i giovani sull’importanza della tolleranza e dell’integrazione sociale dei rifugiati e degli immigrati. Sviluppare in loro atteggiamenti di tolleranza nei confronti di quanti  sono stati più sfortunati e costretti a lasciare le loro cose, il loro vissuto per motivi politici, religiosi, economici ecc...”.  Il Sindaco Corrado Calvo  nel ribadire  come  progetti e iniziative del genere favoriscono il  fiorire di una consapevolezza del valore della solidarietà e  la crescita della nostra comunità europea, ha rimarcato lo straordinario impegno umanitario della Città di Rosolini  che non si è mai tirata  indietro di fronte alle sofferenze e alle richieste di aiuto.  “La nostra Città – ha affermato il primo cittadino –  si è sempre distinta per sensibilità in tutte le circostanze in cui è stata chiamata ad un gesto di solidarietà. La nostra città sotto questa aspetto si è mostrata sempre sensibile e lo sarà in futuro, non a torto la conferma di essere definita come “Città dell’accoglienza”.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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