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Ragusa, 3 marzo 2015 – È andata alla Nova Virtus, sponsorizzata dall’impresa Rapido,  l’attesa stracittadina del campionato regionale under 17 tra, per l’appunto, i virtussini di Antonio Brugaletta ed il roster più promettente, a livello giovanile, della Sicilia, quello della Pegaso cara a  Giorgio Di Martino, reduce la scorsa estate dai trionfi in Valtellina e, nell’occasione, guidata in panca da Ninni Gebbia.

La formazione della Nova Virtus, mettendo a frutto i due anni di maggiore esperienza e, soprattutto, di crescita fisico-agonistica, ha infatti battuto per 65-53 i promettentissimi “cugini”. Sugli scudi, un figlio d’arte, ossia Alfonso Gebbia, vero leader della Nova Virtus, che trovandosi da avversario al cospetto del padre-coach, ha tirato fuori una prestazione con i fiocchi. Tra la Pegaso, more solito, hanno fatto la voce grossa Ianelli, Chessari e Antoci.

Spumeggiante (e determinante per il risultato finale) l’inizio della Nova Virtus (31-16 al 10’), con la Pegaso che ricuce solo parzialmente prima del riposo lungo (42-29). Ancora Comitini e soci che si riavvicinano alla ripresa (52-41), ma è la Nova Virtus che riesce a chiudere in scioltezza nell’ultima frazione. Ed ecco i tabellini. 

 

Nova Virtus: La Cognata 10, Gebbia A 30; Lissandrello 5; Nobile 4; Cappuzzello 8; Spatuzza 8; Gulino, Cascone, D'Amanti, Criscione, Cancemi, Raniolo ne.  All:

Brugaletta.

Pegaso: Ianelli 13; Antoci 8, Longo 8; Allegra 2; Mercorillo, Meli, Vanacore 2, Cannizzaro, Comitini 6, Stracquadanio 1, Quartarone 2, Chessari 11. All: Gebbia.

 

Infine, il roster completo della Nova Virtus:Cascone Gioele, Cancemi Paolo, Cavallo Mauro, Criscione Emanuele, Criscione Vincenzo, Bellina Giovanni, D'amanti Alfredo, Gulino Carlo, Incardona Andrea, Lissandrello Gabriele, Martorana Federico, Nobile Giovanni, Raniolo Marco, Tumino Marco, Lo Presti Carlos, Cappuzzello

Francesco, Cutrera Marco, Gebbia Alfonso, Gebbia Lorenzo, La Cognata Riccardo, Spatuzza Fabrizio

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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