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Palazzolo Acreide, 13 ottobre 2015 – “Una vittoria importante che dà grande fiducia a tutti perché si veniva da una classifica deficitaria oltre che da una pesante sconfitta esterna; tra l’altro dovevamo far fronte a due assenze importanti come quelle di Ricca e Calabrese e abbiamo subìto gol al primo loro affondo. 

Con una grande reazione, però, siamo riusciti a giocare a calcio e a vincere”. Appare moderatamente soddisfatto il neotecnico del Palazzolo Pippo Strano dopo il successo della sua squadra ai danni della San Pio X. Un 4 a 1 che ha convinto tutti nonostante un inizio deficitario (caratterizzato dalla sfortunata autorete di Carpinteri) e che ha visto i gialloverdi saper soffrire e, al tempo stesso, riuscire a far male agli avversari nei modi e nei momenti giusti del match. 

“Ci prendiamo questi tre punti – sottolinea il tecnico catanese del Palazzolo – anche se, sotto tanti punti di vista, c’è ancora molto da lavorare. Ho trovato un gruppo compatto con dei ragazzi su cui sono convinto di poter incidere più di quano avverrebbe con una squadra composta soltanto da giocatori esperti. 

Non bisogna dimenticare che, prima di tutto, al di là della situazione della squadra, - ha aggiunto - sono qui per una scelta basata sulle persone, su tutte Gigi Calabrese ed il presidente Graziano Cutrufo, ed il fatto di aver trovato un ambiente sano non potrà che favorire quello che è il mio compito”. Dal punto di vista tattico, anche se è ancora prestissimo per dare dei giudizi, Pippo Strano ha immediatamente cercato di dare alla squadra un’impronta diversa rispetto al recente passato. 

“Bisogna incidere prima di tutto sull’ampiezza con l’intento di penetrare le difese avversarie dalle fasce, – ha spiegato a proposito del modulo schierato nella gara con i catanesi della San Pio X, che è apparso quadrato e molto compatto - e Quarto, avendo un buon cambio di passo, può rivelarsi un giocatore importante anche se agli esterni chiedo dei grandi sacrifici per cui bisogna sempre avere dei ricambi. A Luca Strano – ha aggiunto – ho chiesto la profondità sui centrali ed in tal modo Germano è stato messo nelle condizioni di fare bene riuscendo a liberarsi dalla marcatura degli avversari e ad andare spesso alla conclusione segnando anche due splendidi gol. Ci sono molti aspetti da limare – ha concluso - ma attraverso il lavoro e la dedizione da parte di tutti le cose possono soltanto migliorare”.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

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