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Sonia Alvarez, Rosario Antoci, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Piero Guccione, Kapel (nome d’arte del maestro Emanuele Cappello), Giovanni La Cognata, Giuseppe Leone, Giovanni Lissandrello, Franco Polizzi, Giovanni Robustelli, Franco Sarnari, Velasco Vitali

 

Ragusa, 5 luglio 2014 – Quattordici artisti d'eccezione, chiamati a dare il loro omaggio ad un tempio sacro di bellezza e storia del territorio ibleo, Kamarina. Ideato e curato dal critico d’arte Elisa Mandarà, prende vita “Arte per Kamarina, ʽΎμνος εἰς Καμάριναν”, uno straordinario progetto, una mostra d'arte che unisce alcune delle voci più significative iblee contemporanee, artisti di fama nazionale ed internazionale, in un sito già carico di suggestioni storiche: Sonia Alvarez, Rosario Antoci, Sandro Bracchitta, Carmelo Candiano, Giuseppe Colombo, Piero Guccione, Kapel (nome d’arte del maestro Emanuele Cappello), Giovanni La Cognata, Giuseppe Leone, Giovanni Lissandrello, Franco Polizzi, Giovanni Robustelli, Franco Sarnari, Velasco Vitali. 

L’esposizione è stata abbracciata con entusiasmo dal direttore del Museo Regionale di Kamarina, l’archeologo Giovanni Distefano, che ha voluto inserire la mostra collettiva nell'ampio programma di eventi culturali pianificati per l'estate 2014 presso il Museo, la rassegna “Camarina sotto le stelle”.

L’inaugurazione è fissata per il 24 luglio alle ore 19, data in cui saranno visibili, per quasi due mesi, i tributi affascinanti offerti dai maestri a Kamarina, consistenti nelle opere pittoriche di Bracchitta, Colombo, Guccione, Kapel, La Cognata, Lissandrello, Polizzi, Robustelli, Sarnari, Velasco Vitali, nella fotografia magistrale di Leone, in un suggestivo collage della maestra Sonia Alvarez, nella scultura virtuosa di Candiano, in un raffinato Soft Banner di Antoci. “La mostra vuole essere, nella sostanza – spiega Elisa Mandarà – un'iniziativa capace di legare, in una liaison estetica ed etica, il nuovo della grande arte originata in provincia di Ragusa, con l’antico della pietra archeologica di Kamarina”, la cui fondazione risale al VI secolo a.C., quando gli antichi greci dorici siracusani scelsero il sito felice del promontorio dolce circoscritto, a nord e a sud, dai fiumi Ippari e Oanis.

Complice la scenografia naturalistica del mare nostrum, dei ruderi nobili del tempio di Minerva, coi resti della città, dell’antico porto canale che correva lungo l’Ippari, la Mandarà ha invitato alla collettiva gli Artisti, chiedendo loro “di stabilire un libero dialogo con Kamarina, con la grecità pulsante nel dna siciliano, con lo spazio fisico e immaginifico del sito”. Un lungo ed intenso viaggio nella memoria, capace di unire sapientemente passato e presente, che sarà fruibile fino al 20 settembre 2014, arricchendo anche tutti i successivi eventi che animeranno l’estate al Museo di Kamarina.

In occasione della mostra sarà inoltre realizzato un catalogo delle opere, corredato dal testo critico di Elisa Mandarà e aperto dalla prefazione di Giovanni Distefano. Carica di suggestioni anche la locandina di “Arte per Kamarina”, col sottotitolo in greco ʽΎμνος εἰς Καμάριναν ossia “Inno per Kamarina”, metafora trasparente dell’omaggio ideale e affettivo degli Artisti al Sito, che apre la vista sullo splendido scenario del parco archeologico, da una foto di Gianni Giacchi, sfondo dal quale emerge il Relitto di Afrodite (II-III secolo d. C., ritrovato a Kamarina, presso la Foce Ippari, nel 1995).

L'evento è stato reso possibile anche grazie all'apporto del Comune di Vittoria e di sponsor privati, come la Banca Agricola Popolare di Ragusa, il Caffè Italia, presente al vernissage, la Ferraro Immobiliare.

Velasco_Vitali_Slalom_1998_olio_su_tela_100 x 120 cm Carmelo_Candiano_Figura__1985_bronzo_altezza 50 cm Giuseppe Leone, Tempio della Concordia, Agrigento, 1970, stampa digitale da foto analogica, su carta baritata fine art, 62 x 82 cm Giovanni La Cognata, Rievocando, 2014, olio su tela, 80 x 90 cm Sonia_Alvarez_2011_Il_Teatro_e_la_Maschera_collage_su_stampa_digitale_cm...  

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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