Economia e Lavoro
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#Ragusa, 2 marzo 2016 – “La riforma del processo tributario, sebbene parziale, è da accogliere, tutto sommato, con favore. In quanto modernizza il processo tributario, offrendo, ai contribuenti, diverse forme di tutela”. 

Ha cominciato così, ieri pomeriggio, il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili per la circoscrizione del Tribunale di Ragusa, Daniele Manenti, aprendo i lavori del seminario sul tema “Dialoghi sul processo tributario. 

Le principali modifiche alla disciplina del contenzioso tributario introdotte dal decreto legislativo n. 156 del 24 settembre 2015”, ospitato nella sala conferenze dell’Ordine in via Nino Martoglio. Di assoluta eccezionalità il parterre dei relatori a cominciare dal direttore provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Ragusa, Angelo Buscema, per continuare con il presidente della Commissione tributaria provinciale di Ragusa, il giudice Michelino Ciarcià. 

“Di particolare interesse – ha detto Manenti – è la previsione, realmente innovativa, della esecutività immediata delle sentenze favorevoli al contribuente. Il decreto sembra avere anche la finalità di disincentivo all’accesso al contenzioso tributario che dovrebbe diventare l’estrema ratio cui accedere in limitati casi. Grazie a questo appuntamento abbiamo offerto l’occasione di approfondire le principali novità introdotte dal decreto legislativo in questione”. 

Giuseppe Alicata, vicepresidente della sezione Commissione tributaria provinciale di Ragusa, si è soffermato ad esaminare le questioni riguardanti l’estensione dell’istituto del reclamo/mediazione che dallo scorso 1 gennaio riguarda anche le liti sui tributi degli enti locali oltre che l’agente della riscossione mentre prima era applicabile soltanto alle liti concernenti l’Agenzia delle Entrate. Della tutela cautelare del contribuente nel processo tributario ha parlato invece Francesco Lucifora, vicepresidente della sezione CTP di Catania, spiegando perché la stessa è stata estesa a tutte le fasi del procedimento tributario. Antonio Grande, dottore commercialista, ha invece esplorato l’aspetto riguardante l’immediata esecutività delle sentenze, sia quelle di primo grado sia quelle di secondo grado che comunque non sono ancora divenute definitive. Infine, di giudizio di ottemperanza, spese liti e dei difensori ha parlato Salvatore Dimartino, vicepresidente della sezione Ctp di Ragusa. Viene applicato anche nel processo tributario il principio che già vigeva nel processo civile e cioè che chi perde la lite paga. 

 

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