Cultura
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  • Argomento: Scuola

Mogliano e Ragusa uniti idealmente dall’Erasmus plus con Irlanda, Spagna, Polonia e Grecia. Ne abbiamo già parlato in aprile [in questo articolo], quando le docenti dell’Istituto Comprensivo Berlinguer, diretto dalla dr. Ornella Campo, avevano partecipato al progetto, nel maceratese (dopo gli appuntamenti di Irlanda e a Sopot, in Polonia). Ora, dal 20 al 22 ottobre ecco l’appuntamento in terra iblea: la scuola di Ragusa ha ospitato non solo le colleghe di Mogliano e Petriolo, ma anche accolto entusiasti insegnanti dalle quattro nazioni partecipanti, con l’Italia ad Erasmus+, volto a promuovere il concetto di cittadinanza globale e di cittadinanza multipla, coniugando la conoscenza degli ambienti circostanti e le tradizioni locali su livelli europei e mondiali attraverso scambi linguistici e culturali riguardanti la tematica dei trasporti, nel passato, nel presente e nel futuro, in ambito locale e globale (‘Transport in Past, Present and Future’).

«Con questo progetto – dicono la referente, prof. Mariella Pitino e la dirigente Campo – si mettono in pratica nuove metodologie didattiche. La partecipazione al progetto Erasmus e l’introduzione di moduli CLIL nella pratica didattica ordinaria inerenti alla tematica, favoriscono la costruzione di conoscenze, abilità, valori e attitudini atti a costruire un mondo più inclusivo e attento alle scelte civiche (Service Learning and Citizenship)». L’inglese è, in questo caso, la “lingua franca” che permette un ampio scambio culturale e un travaso di esperienze notevole, e molto apprezzato dai docenti partecipanti e da tutti coloro che hanno preso parte alle iniziative.

L’accoglienza inizia nel plesso "G. Blangiardo" di Via Berlinguer con l’esposizione di carretti siciliani e auto d’epoca; accoglienza e partecipazione, dunque, con quattro peculiarità che caratterizzano le giornate dedicate al progetto Erasmus Plus che hanno avuto come luogo di incontro, moderna “agorà” didattica, l’Istituto Comprensivo Berlinguer. Sabato 20 ottobre Ragusa ha respirato aria europea come promotrice di uno scambio culturale che, come detto, ha avuto inizio in Irlanda e poi, in primavera quando le insegnanti dell’Istituto sono state ospitate a Mogliano e Petriolo, in territorio maceratese.  Carretti siciliani, veri e propri “libri illustrati” della nostra storia e della storia europea (da una parte l’epopea di Carlo Magno e dell’Impero, con Orlando Rinaldo, Angelica e Bradamante, dall’altra la Cavalleria Rusticana con Alfio e Turiddu, Lola e Santuzza, temi tipici illustrati spesso nelle “sponde” laterali dei carretti) come latori di cultura e folklore (la cultura e lo spirito del popolo) e auto (d’epoca, per l’occasione, insieme a vespe e motociclette, anch’esse d’epoca, che rappresentano l’evoluzione dei trasporti locali) e poi anche ricerche che gli alunni hanno svolto, con la collaborazione degli insegnanti, sui trasporti via strada ferrata (classica citazione a Ragusa, quella del famoso “Trenino di Ciccio Pecora”, ora venuto alle cronache con il progetto di metropolitana di superficie). Infine, trasporti del futuro con ricerche sulle “macchine che verranno” e studi sulla robotica, in cui il coding è parte fondamentale. Da notare che un carretto esposto all’interno della scuola, con un cavallo vero, era da ammirare (ed è stato ammirato) proprio per l’eccellente fattura artigianale e artistica e ben figurava come emblema del tema scelto, quello dei trasporti.

Non poteva mancare un momento con le danze folcloristiche siciliane, tipiche della nostra cultura, cui hanno assistito non solo i docenti italiani e stranieri ma anche il sindaco di Ragusa Peppe Cassì e l’assessore Giovanni Iacono, con una delegazione di genitori, il presidente del consiglio d’istituto e altri rappresentanti delle famiglie, perché la scuola è anche “famiglia” e condivisione dei progetti didattici. Poi un primo workshop in cui gli insegnanti hanno potuto prendere visione delle esperienze didattiche che le varie classe hanno presentato. Curiosità e interesse ed anche confronto di metodi educativi e di insegnamento.

«Il progetto Erasmus Plus, finanziato dalla Comunità Europea è biennale – ribadisce la dirigente Ornella Campo – in partenariato con altri paesi europei (capofila l’Irlanda, che ha aperto gli incontri a Galway) ed è rivolto quindi anche a tutti gli alunni e vuole promuovere il concetto di cittadinanza globale e di cittadinanza multipla coniugando la conoscenza degli ambienti circostanti e le tradizioni locali su livelli europei e mondiali attraverso scambi linguistici e culturali riguardanti la tematica dei “trasporti”. Tutto ciò rappresenta una grande opportunità di crescita e di riflessione sui temi dello sviluppo sostenibile per i nostri alunni e le loro famiglie». Campo sottolinea l’importanza di scambi culturali relativi a metodologie didattiche e buone pratiche, ma anche progetti educativi d’avanguardia, di cui certo la scuola che dirige si può vantare, essendo stata pioniera in questo ambito. «Ci sono momenti periodici di incontro – continua la dirigente – in cui le scuole si incontrano per verificare percorsi comuni o paralleli relativi a metodologie e percorsi che si è pensato di proporre nell’ambito del progetto».

«Attraverso Erasmus Plus – aggiunge la referente del progetto Erasmus, Marinella Pitino – si vuole mettere in evidenza il recupero dell’identità storica della nostra terra. Ciò attraverso la riscoperta dei mezzi di trasporto e della viabilità colta nel suo evolversi nel corso della storia. Questi obiettivi multidisciplinari consentono di restituire una visione globale e soddisfacente del territorio stesso anche in una prospettiva di promozione e sviluppo futuro».

Numerosa, dunque la presenza di docenti provenienti dai diversi Paesi che insieme a quelli di Mogliano hanno rappresentato un piccolo esercito “europeo”. Comune denominatore, è da sottolineare ancora una volta, la lingua parlata nel corso degli incontri, ovvero l’inglese che ha permesso ai partecipanti di scambiarsi idee ed esperienze senza barriere e preclusioni.

Entusiasta il sindaco di Ragusa: «Con Erasmus Plus – ha detto Cassì – si porta avanti un progetto europeo che per i nostri giovani rappresenta la possibilità di vivere esperienze formative all’estero che non solo arricchiscono il bagaglio culturale ma possono essere anche valorizzate nel nostro territorio. La scuola deve essere un luogo di aggregazione e luogo di crescita culturale dei nostri ragazzi futuri cittadini europei». Anche l’assessore Iacono ha ribadito queste linee guida, di cui l’amministrazione comunale si fa interprete.

Dopo l’accoglienza, splendida e gradita dai partecipanti, nel pomeriggio di sabato 20 ottobre i docenti hanno visitato Marina di Ragusa e poi, con visita guidata (la bravissima Desireé Marinero) Scicli, vista dall’alto, dall’acropoli di San Matteo e poi nel centro storico con la visita ad alcuni palazzi. Domenica non poteva mancare una visita culturale alla “metropoli della grecità negli Iblei”, la splendida Siracusa, sotto la sapiente guida di Pietro Piazza che ha condotto gli insegnanti prima nello splendore dei reperti del Museo Paolo Orsi, poi alla Neapolis (Teatro Greco, Ninfeo, Orecchio di Dionisio…) poi tra le viuzze medievali di Ortigia e della Giudecca, al Museo del Mare…

Lunedì dedicato al workshop in cui alunni e insegnanti hanno mostrato i loro lavori e le loro ricerche, nell’ambito del tema del progetto, descrivendo quanto prodotto nel passato anno e in questo, con un momento di drammatizzazione, dialoghi in inglese, dimostrazioni di coding e robotica e un simpatico momento musicale con l’esecuzione degli inni europeo ed italiano e di una canzone tipica siciliana (al pianoforte la prof. Laura Aprile, dirige il coro la prof. Letizia Rovella). Nel pomeriggio visita ad alcuni palazzi storici di Ragusa (e Ibla), poi tutti al teatro Perracchio, con un bel concerto offerto dagli alunni, sotto la guida dei proff. Nadia Tidona, Guido Massari, Giacomo Palermo e Biagio Spagna. Bravissimi gli alunni che hanno deliziato tutti con l’esecuzione di brani contemporanei in modo eccellente, e non va dimenticato che l’I.C. Berlinguer è anche un istituto a indirizzo musicale.

I prossimi incontri interculturali del progetto Erasmus Plus saranno dunque in Grecia ad aprile 2019 e in Spagna a giugno 2019.

Noi di Ondaiblea abbiamo partecipato, su invito della dirigente Ornella Campo a tutta la manifestazione ed abbiamo il piacere di condividere con i lettori impressioni, foto e filmati di questa splendida esperienza «che non potremo dimenticare», come ci dicono ad es. Fiona, Maire, Clare e Karen, della delegazione irlandese e come ci conferma Immanouil Kontogiannakis, preside di una dinamica scuola nei pressi di Iraklion (Creta). Erasmus plus è un progetto ben strutturato e riuscito, ed anche il momento ibleo ne è stato la dimostrazione.

 

Salvo Micciché (si ringrazia Giuseppe Nativo per la collaborazione)

 

Diario di Bordo

«Il mare di Marina di Ragusa è bellissimo – dicono Renata, Mariella, Marta e Roberta, della delegazione di Mogliano – ma le bellezze del vostro territorio, pieno di storia e cultura sono anche più belle e interessanti». Stanchi ma felici, confermano tutti e ci ringraziano per l’accoglienza.

Appena arrivati, due curiosità per le immancabili foto: la Vespa d’annata e il bel carretto siciliano con i “paladini di Francia” illustrati, su cui alcune entusiaste insegnanti hanno espresso il desiderio di salire, perché non è comune vedere una simile opera d’arte, con un cavallo vero, poi. «Pensavamo che fosse solo un carro – ci dice Eva, della delegazione polacca – ma questo è un libro illustrato, bello e significativo».

Arrivano sindaco e assessore e comincia l’omaggio folcloristico con balli e canti. Spontaneamente tutti partecipano al ballo. Ed ecco da dove cominciano gli scambi culturali, dalla curiosità e dalla voglia di imparare la cultura degli altri, dall’essere aperti e pronti alla condivisione e allo scambio reciproco di esperienze. La preside legge un discorso di benvenuto in inglese e poi in italiano e i responsabili di ogni nazione si presentano. Sembrano già tutti amici, e del resto alcuni si sono già incontrati nei momenti precedenti in ambito Erasmus (Irlanda, Polonia, Mogliano). La vicepreside Salvina Di Natale è ancora un po' preoccupata: «ce la faremo?» ci dice, e noi la tranquillizziamo: è palese l’aria di amicizia e collaborazione, andrà tutto bene (ed in effetti, ora lo possiamo dire, con lei: avevamo ragione).

Il sindaco era a suo agio, anche perché poteva parlare sotto a un canestro della palestra, lui un tempo affermato cestista e appassionatissimo di basket. Lo nota, lo cita con orgoglio, ma ovviamente non parla di sport, ora, ma del progetto e dell’importanza, al di là dello stesso, di scambi culturali, di cui Ragusa si può vantare di essere sempre pronta e all’avanguardia. E così conferma l’assessore.

Poi comincia il primo workshop (dopo la giusta pausa per il “coffee break”). Seguiamo gli insegnanti e li vediamo attenti e curiosi nel visionare i lavori che gli alunni mostrano o eseguono. «Molto interessante – dicono Maria del Pilar e Ruben Peris, catalani della delegazione spagnola – notare le similitudini ed anche le differenze tra le metodologie e gli ambiti di ricerca, siamo incuriositi molto…»

Pranzo insieme, poi dopo la pausa giù verso Marina di Ragusa. Attratti dal mare, non c’è dubbio: fine ottobre e c’è ancora gente che fa il bagno… Poi si parte per Scicli (da notare che il giorno prima gli insegnanti avevano visitato anche la bellissima città di Modica). Desireé (guida di Tanit) ci guida tutti verso la collina, verso San Matteo, l’antica chiesa madre, nel luogo in cui sorgevano pure le torri del Castello di Scicli. Arrivati in quella che fu una specie di “acropoli” nel medioevo, la vista dell’intera città che Vittorini definì “forse, la più bella del mondo”. «È affascinante – dice Lauretta Corridoni, dirigente della scuola Giovanni XXIII di Mogliano – si respira storia ovunque», e di storia antica e moderna accenniamo noi e la guida. Poi giù a visitare palazzi storici: Palazzo Bonelli Patané, con le splendide stanze e i dipinti, di fronte Palazzo Spadaro e l’Antica Farmacia Cartia. Alla fine, lo shopping è immancabile, prima della cena comune, sempre a Scicli.

Il progetto Erasmus plus non è solo workshop ma anche scambio culturale e visita ai luoghi più importanti del territorio. E dunque non poteva mancare la splendida Siracusa, visitata domenica 21 ottobre. Ci accoglie Pietro Piazza e con maestria ci guida al Museo Paolo Orsi, descrivendo un percorso archeologico che va dal bronzo antico alla civiltà ellenistica, per Siracusa e per altre città della Sicilia. Il prof. Immanouil si sente a casa, pensando alla sua Creta: «Rivedo anche Iraklion, qui dentro», dice. E non ha torto. E sembriamo tutti un po’ greci e cretesi mentre ci avviamo poi verso la Neapolis e stanchi ci sediamo nei gradini del Teatro Greco. «Sembra anche di rivivere quella storia» dice Renata (Mogliano). Vediamo il Ninfeo, poi ascoltiamo le due (o forse tre versioni) sulla storia e leggenda dell’Orecchio di Dionisio, e le latomie, in una splendida vegetazione, facendo innumerevoli foto per immortalare ricordi. Poi giù verso Ortigia. Traversiamo a piedi il ponte sul mare, poi il pranzo e dopo ancora tutti insieme per le viuzze medievali, verso la Giudecca, luogo affascinante e quasi misterioso, che parla di ebraismo e cristianità, di religione e cultura, di “siracusanità” anche.

I docenti possono ora visitare il “Museo del Mare” (detto “Sirmuna” e situato in uno storico palazzo del Cinquecento) che conserva la memoria di centinaia di strumenti tradizionali (la collezione del capitano Gaetano Rodante, strumenti raccolti nel cantiere navale siracusano) con cui i calafatari fabbricavano le barche tipiche di Siracusa, i buzzetti  [il termine deriva da gozzetto, che forse origina da Gozo] con le loro vele dai nomi curiosi (la “vela tunna” - vela tonda - ma anche quelle dette velaccazzo, billaccuni e miricanu: "vela malmessa", "fiocco o cappotto" e "americano"). Il professore che fa da guida, orgogliosissimo delle tradizioni e dei reperti che la sua famiglia ha conservato spiega ogni strumento, ogni gomena, ogni “manuzza e mazzuolu”, ogni uncino e ogni cima, con ammirazione e venendo ammirato a sua volta.

Poi si va allo svevo Castello Maniace e verso la Fonte Aretusa. È già il tramonto, e si visitano anche, tra gli altri, il Duomo, il Tempio di Athena, e si ammira il Palazzo Beneventano e la chiesetta dedicata a Santa Lucia. Infine, cena in un tipico ristorante di Ortigia.

Lunedì 22 ottobre intenso Workshop e laboratori nei locali Necker e Diodoro Siculo (sempre appartenenti all’IC Berlinguer). Anche qui gli alunni e gli insegnanti mostrano i lavori e i progetti, che vanno dalla pigiatura del vino e la produzione di torte al carrubo ai trasporti alla robotica, con una bella dimostrazione, al coding per un progetto musicale e tanto altro. Rita e Marta (Polonia) da una parte e Mateu Simó e Miriam (Valencia) dall’altra sono molto interessati e fotografano tutto per rivedere successivamente e catalogare e inventariare, come ci dicono, per poi approfondire.

Nel pomeriggio breve ma intensa visita a storici palazzi di Ragusa e in particolare di Ibla, tra cui Palazzo Cosentini.

In serata, la ciliegina sulla torta è il concerto offerto dai ragazzi del Berlinguer con i loro strumenti (tastiere, violini, fiati, percussioni) guidati dai maestri Tidona, Palermo, Massari e Spagna. Davvero bravi e ammirati e ovviamente applauditi da tutti noi italiani e in particolar modo dai docenti di Irlanda, Spagna, Grecia e Polonia. I brani scelti hanno posto l’accento sulla musica contemporanea, e molto apprezzata è stata l’esecuzione di brani di Pink Floyd. Un omaggio gradito cui hanno assistito anche genitori e insegnanti della scuola.

Per finire, l’ottima cena in un ristorante tipico di Ragusa ha posto le basi per amicizie che si coltiveranno in futuro, non solo tra Mogliano e Ragusa, ma anche con i simpatici insegnanti stranieri che hanno sottolineato questo aspetto autentico a conclusione del progetto Erasmus plus: approfondimenti, scambio di esperienze e proposte sul tema scelto (filo conduttore l’inglese) ma pure solidarietà, amicizia, scambi culturali che vanno al di là dell’ambito scolastico.

Una bellissima esperienza, momenti intensi, vissuti al Berlinguer, grazie anche alla lungimiranza di Ornella Campo e all’impeccabile coordinamento di Marinella Pitino, che ben si possono ritenere soddisfatte di tutto quanto si è proposto ed ha avuto il consenso dei colleghi stranieri e italiani, come conferma il prof. Kontogiannakis: «ho partecipato a diversi incontri Erasmus, e posso dire che la vostra scuola eccelle come organizzazione ed efficienza», gli fa eco la collega cretese Anna Maria Fragkiadaki. Bravi tutti, gli insegnanti e i collaboratori, gli alunni e le famiglie, la scuola nel complesso.

Un’ultima nota: noi di Ondaiblea ci siamo divertiti ed abbiamo appreso tanto. Grazie.

 

s. m.

 

*** I lettori possono visionare alcune foto nella galleria di questo articolo, inoltre, in [questo link] ulteriori foto e in [questo link] filmati dell’intero evento *** 

Vedia anche l'articolo sull'incontro a Mogliano, in aprile  Erasmus plus, da Ragusa a Mogliano: benvenute insegnanti del Berlinguer!

 

 

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