Cultura
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Un primo incontro nella nuova sede già giovedì prossimo

 

Ragusa, 20 ottobre 2015 –  Si è tenuta nei  locali del Centro Studi Feliciano Rossitto la Conferenza Stampa per presentare l’incontro di giovedì 22 ottobre sul “Progetto culturale in cantiere” della nuova sede di Via Ettore Majorana angolo Via Giorgio La Pira. 

All’incontro erano presenti l’on. Giorgio Chessari, e soci e sostenitori del Centro. Evidenziata per giovedì  la visita al cantiere da parte dell’Assessore Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Prof. Antonino Purpura, del Vice Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, on. Giuseppe Lupo, dell’on. Giuseppe Di Giacomo, dell’on. Nello Dipasquale per prendere visione del cantiere in cui esiste già il  primo stralcio del complesso polifunzionale.

Sono stati invitati anche Giovanni Avola, Segretario provinciale della CGIL , Paolo Sanzaro, Segretario interprovinciale della CSL di Ragusa e Siracusa  e Giorgio Bandiera, Segretario provinciale della UIL.

“Avverrà la presentazione del primo lotto funzionale –ha detto il presidente Giorgio Chessari– anche se i lavori sono ancora incompleti a causa di una variante necessaria e di un piccolo finanziamento a cui non daremo tanto peso poiché siamo orientati a fare uno sforzo con varie iniziative in cantiere. L’incontro di giovedì servirà anche a sensibilizzare la Regione sull’operato e fornire l’occasione per aprire una discussione sintetica della politica culturale regionale”.

 Fra le iniziative del Centro Studi Feliciano Rossitto, l’on. Chessari ha evidenziato l’impegno preso per trasmettere ai giovani il patrimonio archeologico della nostra terra con  la promozione del volume del grande archeologo  Antonino Di Vita per cui il Centro ha ottenuto uno sponsor di carattere straordinario da parte  dell’imprenditore Santo Brugaletta.  La vendita di  questo volume servirà per il finanziamento del nuovo Centro di via Ettore Majorana.

Inoltre è stato dato il via libera all’Editore Cangemi per gli scritti della professoressa Paola Pelagatti alla cui pubblicazione hanno contribuito sia Enti Pubblici che privati tra cui la Banca Agricola Popolare di Ragusa che ha finanziato l’opera per 10.000 euro. Sono certamente due opere di grande valore che daranno un altro po’ di ossigeno per completare la nuova sede.

I soci ed i sostenitori, a tal proposito invitano tutti i cittadini a voler contribuire tramite sottoscrizioni o altro poiché il nuovo Centro Feliciano Rossitto sarà una struttura in cui tutti potranno trarne beneficio poiché dotato non solo di una ricca biblioteca e ampi spazi per teatro e auditorium ma soprattutto memoria storica  del territorio  con uno spazio dedicato a circa 550 volumi del patrimonio librario dello scrittore Franco Antonio Belgiorno con copie tradotte in 55 lingue diverse, un altro per ospitare ben 7000 volumi donati al Centro Studi Rossitto dallo scrittore Giovanni Occhipinti il quale ha anche regalato il suo carteggio con colleghi poeti e scrittori da tutto il mondo.

Con queste ed altre iniziative il Centro Studi Rossitto vuole mostrare alla cittadinanza la sua grande rilevanza culturale e non solo. Tra gli intenti, infatti, anche quello di segnare una svolta per il Centro Storico della città con un’opera di risanamento all’edilizia privata e per questo sono stati presi contatti con i grandi Pier Luigi Cervellati e Fabio Maria Ciuffini. Ai deputati regionali, durante la visita di giovedì al cantiere saranno segnalati i problemi e si chiederanno iniziative concrete per salvare anche la Fornace Penna divenuta famosa  nel mondo attraverso le immagini della fiction “Il commissario Montalbano”, ma  lasciata alla deriva e all’incuria del tempo. I lavori della nuova sede del Centro Studi Rossitto dovrebbero essere consegnati il 27 novembre ma l’apertura ufficiale sarà tra la fine di dicembre di quest’anno ed i primi giorni del 2016. L’appello del presidente Giorgio Chessari è quello rivolto alla cittadinanza affinché faccia anch’essa un piccolo sforzo per contribuire alla nascita di un bene comune e di ampia fruizione per le nuove generazioni. 

 

Giovannella Galliano

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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