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Ragusa, 22 ottobre 2016 – Si è concluso ieri il Convegno sul tema: ” Aspetti dell'Ulissismo intellettuale dall'Ottocento a oggi”, all’Auditorium Santa Teresa di Ragusa Ibla.

Il Convegno costituisce un punto d'approdo del progetto di ricerca al quale hanno partecipato italianisti (Zago, Traina), germanisti (Schininà), anglisti (Sturiale, Sasso) e francesisti (Impellizzeri).

Articolato in tre sessioni (giovedì 20 ottobre e venerdì 21 ottobre), il convegno ha visto la partecipazione di vari studiosi provenienti anche da altre università sia italiane che straniere. 

L'intento è stato di definire una tipologia dell'intellettuale moderno. Ha presieduto il primo giorno di  convegno il professore Gianni Turchetta (Università di Milano).

Le relazioni della prima giornata sono state affidate a Nunzio Zago (Università di Catania): Ulissismo intellettuale in Italia tra Otto e Novecento; Andrea Manganaro (Università di Catania): L’ulissismo in Verga;  Antonio Sichera (Università di Catania): L’Ulisse di Pavese; Fernando Gioviale (Università di Catania): «e non è giusto, non è giusto che finì, finì…». Stefano D’Arrigo e l’ulissismo del romanzo;  Giuseppe Traina (Università di Catania): Gesualdo Bufalino ulisside in una stanza.  La seconda giornata, presieduta da Giovanni Iammartino( Università di Milano),  ha visto i seguenti relatori: Nicholas Brownlees (Università di Firenze): Exploring the Congo through translation: Nineteenth-century reappraisal and translation into English of Filippo Pigafetta's Relatione del reame di Congo (1591);  Massimo Sturiale (Università di Catania): William Perry: A Late Modern 'Ulysses';  Eleonora Sasso (Università di Chieti-Pescara): Ulysses across the media: the remediation of The Odyssey in Pre-Raphaelite and neo-Pre-Raphaelite art, literature and cinema.

Nel pomeriggio di ieri,  presieduto da Fernando Gioviale (Università di Catania) si sono succedute le seguenti Relazioni con : Fabrizio Impellizzeri (Università di Catania): La p’tite Sirène du pont des Arts. L’ulyssisme sentimental de Jean de Tinan. 16.00: Nella Arambasin (Université de Franche-Comté): Pénélope en perspective: retours et détours à rebours d’Ulysse? ; Alessandra Schininà (Università di Catania): Ulissismo mitteleuropeo tra inquietudini esistenziali e miti letterari;  Gabriele Pfeiffer (Università di Vienna): Magari lo fosse stata - Le Dernier Caravansérail (Odyssées 2003), creazione collettiva del Théâtre du Soleil. Organizzatori del Convegno: Nunzio Zago (PI), Fabrizio Impellizzeri, Eleonora Sasso, Alessandra Schininà, Massimo Sturiale,  Giuseppe Traina.

Ampie e dettagliate tutte le relazioni sugli  scrittori  esaminati dagli illustri  relatori al convegno, nell’intento di trovare quell’ulissismo che ha pervaso la loro opera o anche una parte di essa o la loro vita: dagli italiani come Stefano d’Arrigo con la sua opera” Horcynus orca”, con riferimenti al suo forte legame  con il suo personaggio Ndrja, a quelli della  grande letteratura Europea come James Joyce, al conterraneo Gesualdo Bufalino  e molti altri.

 Il professor Nunzio Zago ha ricordato che nella logica di questo convegno c’è stata la possibilità di studiare anche scrittori che hanno trascorso una vita tutt’altro che ulissiaca  ma che in compenso hanno saputo far vagare il cervello e la fantasia oltre strade mentali ancora più sconfinate di  quel mare bianco attraversato dal personaggio omerico. A tal proposito riportiamo alcuni stralci della relazione del professore Giuseppe Traina su “Gesualdo Bufalino ulisside in una stanza”, dove ritroviamo in pieno questa affermazione del professore Zago. 

La figura di Bufalino sembra rientrare infatti, in questi contorni : “I suoi sconfinamenti, le sue sfide ed i suoi scritti – ha detto Traina- pare abbiano avuto luogo nel chiuso giro protettivo della sua stanza. La claustrofilia dello scrittore di Comiso e dei suoi personaggi portavoce,  la loro ricerca degli spazi chiusi come sostituti di un utero o di una tana sono cose ben note. …..anche in Bufalino non si tratta di trovare corrispondenze troppo precise tra  il mito ulissiaco e la narrativa bufaliniana ma di capire come uno scrittore coltissimo e molto consapevole della moderna rilettura del mito abbia saputo coltivare un ulissismo da viaggiatore incallito pur restandosene rinchiuso  in una stanza studio tra libri e fantasie e nel frattempo trasformare questa stanza in un mare di idee aperte alle parole”. 

È stata espressa da parte di tutti i relatori la volontà di organizzare seminari ancora più frequenti all’interno dell’Università al fine di un confronto continuo e dettagliato sui temi proposti. 

Il convegno conclude un progetto di ricerca biennale interdisciplinare sull’Ulissismo intellettuale dall’Ottocento a oggi, di cui è principal investigator il prof. Nunzio Zago.

 

Giovannella Galliano

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

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