Ragusa e dintorni
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Domenica 12 la 64ª edizione

 

Sabato, 4 ottobre 2014 – Sono circa 3000 i mutilati ed invalidi del lavoro presenti nell’area iblea. 

Di questi, circa 1600 sono associati all’ANMIL onlus, l’associazione nazionale presente a livello territoriale con una propria sede. 

A questi è dedicato il tradizionale momento promosso dalla sede territoriale dell’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati ed invalidi del lavoro in occasione della 64ª edizione della “Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro” in programma domenica 12 ottobre anche a Ragusa. 

Il presidente territoriale Anmil Ragusa, Maria Agnello, fornisce una specifica chiave di lettura dell’appuntamento che sarà caratterizzato come sempre dal raduno in piazza Libertà e poi dal corteo che muoverà sino all’altare monumento situato in viale del Fante (proprio di fronte al palazzo della Provincia regionale). “Le nostre donne e i nostri uomini – dice il presidente Agnello – anche se duramente colpiti nel corpo e nell’anima, hanno avuto la forza per riemergere dalle ferite che il lavoro ha loro procurato, testimoniando così che l’Anmil è il cuore pulsante di chi, onorando il lavoro, spesso ha donato pure la vita”. 

Il raduno del 12 ottobre si terrà, come detto, in piazza Libertà a partire dalle 16,30. Alle 16,45 il corteo raggiungerà l’altare monumento realizzato dal maestro Franco Cilia sempre molto vicino alle iniziative dell’Anmil. Alle 17 ci sarà la celebrazione della santa messa. 

Alle 19, la cerimonia civile si terrà nella sala trattenimento “La Chimera” a Modica. 

Interverrà anche il presidente regionale dell’Anmil, Antonino Capozzo. “Giornate come questa – dice – devono servire a celebrare la memoria di chi ha perso la vita mentre si trovava al lavoro ma sono uno sprone per chi, mutilato o invalido del lavoro, non deve farsi trascinare nell’autocommiserazione ma deve rendersi protagonista di una spinta verso l’alto. Uomini e donne sono chiamati a vivere nella maniera più normale possibile. Non dico che sia facile o semplice. Ma l’Anmil fornisce tutti gli strumenti per potere percorrere al meglio questa strada”.

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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