Ragusa e dintorni
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Ispica, 12 dicembre 2014 – Ancora una volta insieme la scuola e le famiglie degli alunni dell’Istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” che, in collaborazione tra loro, hanno realizzato una manifestazione a scopo di beneficenza con una fiera ricca di alcune delle prelibatezze che la tradizione della nostra città ha saputo portare sulla tavola delle feste. 

La manifestazione ha avuto luogo nei locali della scuola primaria “Sant’Antonio” i cui alunni, docenti e genitori, hanno collaborato con la scuola primaria “San Giuseppe” per dare vita alle “Dolci penisole della nonna … e non solo” in un ambiente rallegrato dagli addobbi, ma soprattutto dal canto dei bambini della scuola primaria e dalle note degli alunni del corso musicale della scuola secondaria dell’Istituto. 

Al momento dell’inaugurazione, accolti dal dirigente dell’Istituto Giuseppe Fava, sono intervenuti il sindaco Piero Rustico e l’assessore alle Politiche per l’Educazione Teresa Amendolagine. 

Con il taglio del nastro, il Primo Cittadino ha simbolicamente aperto le porte all’atmosfera di festa che con questa semplice manifestazione Ispica si appresta a vivere e che la vedrà coinvolta in tantissime altre occasioni più o meno imponenti dove tanto spazio sarà occupato dalle scuole della città. Durante tutta la mattinata, è stato un avvicendarsi di alunni, di docenti, famiglie e comuni cittadini, che, come ogni volta, hanno mostrato con la loro festante partecipazione di gradire l’iniziativa. 

Salutando i presenti, il dirigente Fava ha evidenziato l’entusiasmo con cui è stata realizzata anche «questa iniziativa che rientra nell’ambito delle finalità dell’educazione alla solidarietà e alla convivenza civile che l’Istituto persegue. Si è voluto scegliere il periodo simbolico della festa in onore di Santa Lucia per sottolineare che abbiamo il dovere di guardare anche a chi ha bisogno e per questi muoverci. 

Come sempre - ha sottolineato il dirigente - la risposta è stata intensa, grazie alla collaborazione delle diverse “forze” presenti nell’Istituto, segno questo di condivisione da parte di scuola e famiglia di un unico progetto che ha come finalità quella di reperire, in un clima di grande festa, risorse che ci consentiranno di andare incontro, in modo riservato, a quelle situazioni di necessità che alcuni ragazzi del nostro stesso Istituto vivono e che non si potrebbero fronteggiare con le esigue potenzialità economiche che la scuola si trova oggi a gestire». Nel sostenere quanto affermato dal dirigente, l’assessore Amendolagine ha evidenziato che «una delle finalità della scuola è quella di ridurre o eliminare, per quanto le è possibile, situazioni di discriminazione che porterebbero al disagio personale che, se vissuto nella fase evolutiva di un individuo, può generare sentimenti di frustrazione che porterebbero alla mortificazione psicologica o, in alcuni casi, ad originare situazioni conflittuali. Grande valore ha in questo senso l’impegno di tutti e dei genitori soprattutto che in queste circostanze dimostrano quanto a cuore abbiano la voglia di collaborare per un sano progetto educativo». 

Il Primo Cittadino, da parte sua, ha ringraziato il Dirigente per l’invito affermando che «per il Sindaco queste sono occasioni in cui può esprimere quanto sentita sia per lui la gioia di condividere un’iniziativa con la scuola e con i giovani e giovanissimi cittadini della città. È, tra l’altro, sempre l’occasione per esprimere il suo personale apprezzamento per l’impegno con cui l’Istituto “Leonardo da Vinci” porta avanti il proprio ruolo di istituzione come luogo che educa e forma i cittadini della nostra comunità. Vedere ogni volta con quanto entusiasmo il personale della scuola si impegna e come riesca a contagiare alunni e famiglie che con il medesimo entusiasmo positivamente rispondono ogni volta che vengono chiamati, è l’occasione per un Primo Cittadino di ribadire il proprio apprezzamento al Dirigente, al personale che egli guida e che sostiene in tutte le iniziative che sente di realizzare per la formazione dei propri alunni». 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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