Scicli
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Scicli, 28 aprile 2016 – Venerdì 22 aprile presso la sala convegni del palazzo Bonelli-Patanè a Scicli, si è tenuto il 5° seminario di studi sul Parco extraurbano di Costa di Carro organizzato dall'associazione Esplorambiente. Le tematiche affrontate durante i lavori hanno considerato i diversi aspetti caratteristici del Parco, quali: la geologia, la flora e la fauna, la storia sulla costituzione del parco, le testimonianze archeologiche ed etno-antropologiche e l'utilizzo dei vegetali nella produzione di manufatti tipici dell'economia domestica e contadina dei nostri avi. 

Altri argomenti hanno riguardato un accenno alla disciplina giuridica delle aree naturali protette e la valorizzazione e la gestione razionale ed efficiente dei beni culturali e ambientali della nostra città. Il seminario è stato impreziosito da video, da audiovisivi e da una mostra fotografica che hanno messo in risalto la bellezza del paesaggio naturale dell'area di studio, ottenendo al contempo un discreto apprezzamento da parte dei molti intervenuti.

Il seminario ha inoltre previsto l'organizzazione di due escursioni che hanno avuto una discreta e interessata partecipazione per i successi giorni 23 e 24 aprile, rispettivamente proposte agli istituti scolastici della città e ai i cittadini.

Gli studi condotti dai diversi autori, soci di Esplorambiente e consulenti esterni, sono stati raccolti in una pubblicazione corredata da un opuscolo-guida al parco, da mappe geografiche, geologiche e multimedia QR Code, reperibili presso le librerie e diversi esercizi commerciali di Scicli. 

Il quaderno n. 5 “Il Parco extraurbano di Costa di Carro” è editato dall'associazione Esplorambiente e fa parte della collana “Quaderni di Esplorambiente” che si propone di studiare e valorizzare il territorio. Il libro vuole essere un contributo fattivo nell'opera di valorizzazione dell'area protetta, contribuendo, altresì, alla divulgazione e alla conoscenza dei beni ambientali presenti nel nostro territorio, nei confronti sia dei cittadini sia dei visitatori che negli ultimi anni hanno imparato sempre più a conoscere e amare la nostra terra.

 

Matteo Scatà

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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