Scicli
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Scicli, 29 aprile 2016 – Scicli è città dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, dove l’arte è dietro ogni angolo in tutte le sue accezioni, e capitale culturale dell’area iblea, apprezzata per la sua vivacità e per il continuo rinnovarsi. 

Tra i vanti della nostra cittadina c’è quello, unico nel suo caso, di avere aperti alla fruizione giornaliera la quasi totalità dei beni culturali della città: chiese, musei e palazzi nobiliari ogni giorno aprono i battenti a visitatori provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo. 

Capofila di questo fenomeno sono, naturalmente, i tre siti culturali comunali di Via Francesco Mormino Penna. La Stanza del Sindaco, Palazzo Spadaro e la Chiesa di Santa Teresa d’Avila fanno la parte del leone tra tutti: la quasi totalità dei visitatori che passano da Scicli, infatti, compra il biglietto cumulativo che dà diritto alla visita guidata dei tri siti in questione, servizio, quest’ultimo regolato da un bando pubblico indetto dal Comune di Scicli tre anni fa e della durata medesima.

Tante sono state le vicissitudini positive e negative legate al suddetto negli ultimi tre anni: passato di mano a due diverse entità come l’Invicuts Sicily s.r.l. (dalla cui esperienza siamo nati noi dell’Associazione Culturale Tanit Scicli) e l’Associazione Culturale Balicu e Pagghiara. Vicende alle quali, però, qui non vogliamo fare più ritorno. 

Ciò che ci preme adesso e sul quale ci interroghiamo, è sottolineare il silenzio mostrato dall’amministrazione comunale e dagli uffici delegati alla cultura a proposito dell’indizione di un nuovo bando, vista l’ormai imminente scadenza di quello attualmente in vigore: scadenza datata 10 maggio 2016 e che sicuramente sarà prorogata quando, invece, ci sarebbe stato tutto il tempo necessario per scrivere e rendere pubblico un nuovo bando aggiornato e poggiato su ottime basi giuridiche, in grado di cancellare gli errori del passato e migliorare l’offerta turistica sciclitana e le condizioni delle persone impegnate nel servizio, sdoganandolo dall’essere mero volontariato più o meno legalmente retribuito e rendendolo, finalmente, un lavoro occasione di sviluppo economico e culturale per la città tutta.

Tanit Scicli chiede lumi su tutto ciò e si rende disponibile a un dialogo con l’amministrazione comunale, insieme ad altre entità culturali e turistiche di Scicli, per giungere, finalmente, a una corretta conclusione della vicenda.

Vincenzo Burragato (TANIT)

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

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