Cultura
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Modica, 28 ottobre 2014 – Sabato scorso la Pinacoteca di Palazzo Grimaldi ha fatto da elegante cornice alla cerimonia di consegna del Premio intitolato a Giovan Pietro Grimaldi, assegnato dalla Fondazione omonima e dall'Accademia Gioenia di Catania, e del Premio di Laurea, conferito dalla Fondazione e dall'Università di Catania a giovani e brillanti laureati. 
Alla presenza delle autorità civili, militari e dei dirigenti delle istituzioni scolastiche cittadine, il presidente della Fondazione Giuseppe Barone ha tracciato un breve ritratto di Giovan Pietro Grimaldi (1860-1918), docente di fisica in varie università italiane, segretario dell’Accademia Gioenia, preside della Facoltà di Scienze dell'Università di Catania e rettore dello stesso ateneo per due mandati.  
A seguire il presidente dell'Accademia Gioenia di Catania Angelo Messina ha illustrato le ragioni del premio riservato al miglior lavoro di ricerca nel campo della Fisica realizzato in un'università siciliana nel quinquennio 2009-2013  e i criteri di assegnazione da parte della Commissione composta dai professori Emanuele Rimini, Maurizio Consoli e Francesco Priolo. 
Il sindaco di Modica Ignazio Abbate, nel suo intervento, ha sottolineato la necessità di una più stretta collaborazione tra l'ateneo catanese e il territorio, al fine di stimolare la crescita e lo sviluppo di settori quali il turismo e la cultura. 
Il magnifico rettore dell'Università di Catania Giacomo Pignataro ha rilevato la duplice valenza  della mobilità dei ricercatori italiani, che è positiva nella misura in cui permette un arricchimento di esperienze e di relazioni con la comunità scientifica internazionale; ma è negativa se diventa una scelta obbligata per la mancanza di lavoro nel nostro Paese. 
Il premio “G.P. Grimaldi”, rivolto appunto a giovani ricercatori che abbiano scelto di vivere e lavorare in Sicilia, è stato conferito ex aequo a Filippo Giannazzo, Salvatore Mirabella e Francesco Ruffino, ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche per i loro studi che vertono rispettivamente sulle proprietà del grafene, sui meccanismi microscopici di diffusione del Boro nel Silicio e nel Germanio, e sui processi di fabbricazione di nanostrutture innovative.
 
Al termine della premiazione, i ricercatori hanno illustrato per sommi capi il complesso contenuto dei loro studi.  
Nel corso della cerimonia, sono stati consegnati anche i premi di laurea a Roberto Sammito, autore della tesi “Abitare in grotta nel Novecento. Il caso Chiafura” per l'area storico-antropologica e Gianluca Antoci, autore della tesi “Risposta di cloni di 'Arundo Donax L.' a livelli crescenti di salinità del suolo” per l'area di ricerca delle Scienze agrarie. 
La giornata si è conclusa con un ricco buffet organizzato dall'istituto Alberghiero di Modica "Principi Grimaldi".

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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