Simbiosi-Fusione - Acrilico su tela cm. 70x50 (1991)

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  • Rubrica: Incontro con l`Arte (Michele Digrandi)

Simbiosi-Fusione - Acrilico su tela cm. 70x50 (1991)

 

Simbiosi-Fusione

Come eravate non siete più.

La nostra mano ha invaso la vostra quiete e simbiosi per dare spazio al nostro benessere assurdo e devastante.

 

La ferita inferta è stata troppo larga e profonda, vi siete ripresi più volte, ne sono stato testimone, ma alla fine non c’è l’avete fatta e la simbiosi è finita!

 

Ma sotto ho evidenziato quello che noi, nella quasi totalità, siamo:

 

L’armonia e la somma della nostra cultura,

la somma della nostra accoglienza,

la somma della nostra armoniosa fusione,

la somma della nostra luce interiore!

 

Michele Digrandi

 

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1991 - Simbiosi-Fusione - Acrilico su tela  cm. 70x50

Un unico sacro ulivo e due vetusti carrubi formano una verdeggiante triade, ombreggiando al centro di un assolato campo seminato, davanti ad un muro di pietra a secco. Sullo sfondo, a sinistra, altri rigogliosi carrubi si affacciano sul bordo murario, mentre a destra, fa capolino, con la sua scura ombra, un altro imponente albero, sempre della stessa antica specie.

In basso, sopra un enorme masso carsico, dal tipico aspetto fessurato, trova rustica dimora un florido gruppo di frutti e uova, sistemato a forma di triangolo.

È come se la generosa Terra madre offrisse, con slancio, alla vista e al palato del fruitore dell’opera, le preziose carrube, le opulente olive e un succulento vassoio, composto da un bel grappolo di uva gialla con il suo pàmpino, da una lucida arancia, da una mela morsicata, da un uovo in guscio e, infine, da 4 tuorli con gli albumi.

Un paesaggio luminoso e sfavillante di allegri colori si apre alla visita dell’osservatore che ne coglie subito l’armonia, nonostante le diverse cromie e che ne percepisce pure il plastico realismo del tratto, al punto da immergersi, magicamente, tra i profumi, gli odori, i colori, della ferace trinacria. L’intenso color ocra del campo dapprima si dirama, come trasportato da ali di farfalla, dalle calde tinte della frutta, per rafforzarne la potenza espressiva e poi si dilegua nel verde delle chiome arboree, per accentuare il distacco cromatico degli spazi, mentre il celeste del cielo, il bianco delle nuvole e il grigio del muro e del masso centrale tendono a riequilibrare il flusso delle immagini agresti nel razionale moto dell’occhio critico.

L’essenza originale che si respira in quest’opera, intitolata “Simbiosi-Fusione”, risulta ben sintetizzata nel titolo che la rappresenta semanticamente e la definisce emotivamente.
In generale, si tratta di quel senso di organica fusione tra l’uomo e la natura, di quel reciproco scambio tra il duro lavoro di dissodamento della terra e il generoso raccolto che se ne ricava per dare nutrimento e vita (uova), grazie anche alla conoscenza delle tecniche agrarie (mela morsicata).

In particolare, invece, si allude a quel senso di spirituale simbiosi tra il nostro autore e la sua amata Sicilia, che qui è ricordata nella triade dei suoi caratteristici alberi e nella forma triangolare assunta dalla disposizione dei suoi tipici prodotti naturali.


Giovanna Cappuzzello

 

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... Con Michele Digrandi il paesaggio, specialmente ibleo, entra in una dimensione favolistica, in cui il pittore coglie un dettaglio ingrandito – un insetto, un frutto, un albero – così ben evidenziato e preciso nella forma da invogliare e toccarne il volume. ...

 

Enzo Leopardi

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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