- Argomento:
Letteratura
Se un importuno fosse venuto allora a parlarmi di cose serie e gravi, gli avrei risposto, senza dubbio, che avevo ben altre e più serie faccende per il capo; avevo Serpentina in pericolo o la reginotta che mi moriva di languore per Ranocchino, o il re che faceva la terza prova di star sette anni alla pioggia e al sole per guadagnarsi la mano di un’adorata fanciulla.
Questa la confessione di Capuana nell’opera Spiritismo?, ed egli infatti si muove anche sul versante delle fiabe, intrecciando l’umano e il magico a partire dal classico inizio di “C’era una volta”. Inizia così La Reginotta (il primo libro per bambini edito a Milano da Giuseppe Ottimo e Gaetano Brigola nel 1831)[1]: «C’era una volta un Re e una Regina che avevano una figliuola più bella della luna e del sole». Da bambino, il mineolo ascoltava fiabe. A dirlo è egli stesso nella lettera a Carluccio Ottimo, datata Milano 1881: