Inno alla vita (1990) — Acrilico su tela cm. 120X100

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  • Rubrica: Incontro con l'arte (Michele Digrandi)

Inno alla vita (1990) — Acrilico su tela cm. 120X100

 

Inno alla vita

 

Sguscia da un uovo la vita immortale!

Generata e nasce,

nonostante tutto,

fra zone anomale, ostiche, ma reali.

Tutti gli esseri viventi ammirano estasiati,

accettando il memorabile evento. 

Tutto si trasforma in un bellissimo,

inebriante inno alla vita!

 

Michele Digrandi

 

 

Inno alla vita - Acrilico su tela cm. 120x100 (1990)

 

…Ricordo ancora adesso quando vidi per la prima volta di presenza quest’opera, rimasi letteralmente basito insieme alle bocche aperte dei miei compagni di classe attorno la cattedra. Mai vista tanta precisione, cura dei dettagli, scelta dei colori naturali, luci e ombre, amore per la propria terra, per la religione, per qualsiasi forma d’arte.

Quest’opera è molto importante per me perché quel giorno mi plasmò letteralmente, spingendomi ad aver cura e fare sempre meglio ciò che la vita ci offre ogni giorno.

Quel giorno fu un giorno importante proprio come la nascita di un nuovo essere vivente. Grazie di cuore, prof. Digrandi! 

Mario Di Laura

 

:: 

Opera di grande respiro, di quei respiri che solo la meravigliosa campagna ragusana, qui minuziosamente rappresentata, ci permette di fare, a pieni polmoni, nella dolce stagione.

Un’ondata di ossigeno puro accarezza il paesaggio che, con i suoi   realistici tratti, ci fa quasi immaginare seduti sopra un calcareo masso, ad osservare, in assoluta pace, un tenero pulcino che esce, curioso e titubante, dal suo guscio, sotto lo sguardo attento di piccoli animaletti e   di un rugoso albero di carrubo.

È forse il Dio dell’Amore che con le sue braccia protettive ci avvolge e ci induce a prendere coscienza del miracolo della vita, nonostante la morte? In questa serena rappresentazione emerge, prepotentemente, la forte tempra del pittore, sempre pronta a rinascere e ricrearsi e quel suo duplice rapporto, incessante ed inscindibile sia con la Bellezza, di cui si nutre e si inebria, sia con il Padre Divino che quella Bellezza crea ed elargisce abbondantemente.  

Giovanna Cappuzzello

 

 

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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