Cultura

  • Argomento: Cultura

Nella lenta e difficoltosa circolazione delle informazioni, assumeva particolare rilevanza la ‘lettera’ che consentiva di mettere in comunicazione i corrispondenti di paesi diversi. Ma la corrispondenza epistolare era riservata a pochi; ai molti le notizie giungevano mediate da singolari personaggi – vere e proprie figure di animatori culturali – come, per esempio, il cantastorie che informava anche su eventi socialmente importanti.

Leggi tutto …Giuseppe Bonafede: il poeta tra vicoli e piazze

  • Argomento: Letteratura

Un ritratto della poetessa Mariannina Coffa, nata a Noto, vissuta a Ragusa. La capinera malmaritata...

di Federico Guastella

 

In occasione della cerimonia rievocativa ad un mese dalla morte di Mariannina Coffa, i ragusani Filippo Pennavaria, Paolo La Rocca Impellizzeri, Raffaele Solarino ed altri, a testimonianza del sodalizio culturale e amicale che avevano stretto attorno a lei, nel Teatro Concordia la ricordavano, mettendo a nudo le sofferenze della poetessa, il disagio psicologico, nonché la misura delle sue capacità intellettuali[1].

 

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  • Argomento: Letteratura

Da Firenze, appena trentenne, Giovanni Verga giunge a Milano alla fine di Novembre del 1872. Aveva già una coscienza di scrittore con una produzione avviata su due versanti: la fase risorgimentale (I carbonari della montagna, 1861-62; Sulle lagune, 1863) e quella sentimentale (Una peccatrice, 1866).

Leggi tutto …Giovanni Verga a Milano

  • Argomento: Cultura popolare

Terra Matta, di Vincenzo Rabito: «Tanto lettere macare che scrivemmo, non ne arreciviammo, e magari che qualche letra la reciviammo, era tutta scancellata, perché la cenzura, se vedeva che c’era scritto...»

di Federico Guastella

 

Di Terra Matta (Einaudi “Supercoralli”, 2007), il lungo racconto autobiografico di Vincenzo Rabito (Chiaramonte Gulfi 1899 – Ragusa 1981), affascina l’uomo col suo cogente bisogno di impossessarsi del linguaggio scritto per capirsi e capire gli intrecci, le connessioni degli eventi generatori della sua identità: «Questa è la bella vita che ho fatto il sotto scritto Rabito Vincenzo, nato a via Corsica a Chiaramonte Qulfe, d’allora provincia di Siracusa, figlio di fu Salvatore e di Gurriere Salvatrice, chilassa 31 marzo 1899, e per sventura domiciliato in via Tommaso Chiavola».

Leggi tutto …Vincenzo Rabito: soldato e cittadino del Mondo

  • Argomento: Letteratura

Ragusa conobbe momenti di genuino patriottismo. Lo testimonia un libriccino in cui il prof. Filippo Nicastro, rievocando le nobili gesta del proprio padre nella rivoluzione del 1860, scriveva: «La sera del 16 maggio, mentre la musica di Verdi, grande ispiratrice d’idee liberali, animava il nostro teatro, Luciano Nicastro – mio padre di cara e venerata memoria – forte nei migliori destini nella patria scese in piazza con pochi aderenti e in mezzo agli evviva e ai battimani degli astanti, ai quali si unì il pubblico accorso dallo spettacolo, inalberò nel nostro San Giovanni il sacro vessillo dell’insurrezione, che l’alba dell’Ascensione, tra il suono delle campane e un gran popolo plaudente, vide sventolare bello dei tre colori e dell’epigrafe “Viva Vittorio Emanuele, Viva l’Annessione e i Fratelli Italiani».

Leggi tutto …Luciano Nicastro: dal Futurismo al canto del luogo

 

Lo scopo di un'opera onesta è semplice e chiaro: far pensare. Far pensare il lettore, lui malgrado

Paul Valéry

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